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L'agenzia europea per il farmaco si avvicina a Milano. Per Raggi non era una priorità

Un anno fa naufragò l'asse con la Regione Lazio. Per Milano il traguardo, seppur ancora da conquistare, si avvicina

La Raggi non la considerava una priorità. L'appello di Zingaretti, nel luglio del 2016, cadde nel vuoto. E così, l'agenzia europea del farmaco, in uscita da Londra causa Brexit, ha preso altre strade. In particolare è Milano ad avvicinarsi al traguardo. Il capoluogo lombardo si è candidato ed la sua candidatura procede spedita. 

La Commissione europea ha infatti reso noti i requisiti tecnici, organizzativi e logistici attribuiti alle città in corsa per ospitare l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e l’Autorità bancaria (Eba), che devono lasciare le attuali sedi a Londra per l’uscita del Regno Unito dall’Ue. Milano è stata valutata positivamente per i collegamenti aerei, l’offerta di una sede come il Pirellone (più cinquantanove milioni di euro pubblici per la ristrutturazione), la capacità di consentire la continuità operativa, più buon livello di scuole, assistenza sanitaria e accesso al mercato del lavoro per le famiglie dei dipendenti. 

In corsa ci sono anche Atene, Bruxelles, Bonn, Dublino, Helsinki, Lille, Porto, Zagabria, Malta. Varsavia, Bratislava, Bucarest e Sofia appaiono meno centrali e attrezzate. 

Anche quest'argomento ieri è stato oggetto di attacco da parte del ministro della salute Beatrice Lorenzin: "Lorenzin racconta: "Mi chiedono come mai la sede Ema a Milano e non a Roma. Beh- sorride la ministra- Roma ha già rinunciato alle Olimpiadi e io questa sfida voglio vincerla". Milano, ricorda infine, "aveva le carte in regola e soprattutto c'è stato un asse Regione-Comune che hanno detto 'la vogliamo'".

La Lorenzin nel suo intervento non ricorda il silenzio della Raggi che ha fatto naufragare l'asse Regione Comune richiesto da Zingaretti. Un asse che invece ha funzionato bene in Lombardia, come ammette Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda: "Regione, Comune e imprese hanno fatto la loro parte per portare l'Agenzia Europea del Farmaco a Milano e il primo risultato è buono: il capoluogo lombardo e' tra le prime quattro città individuate. Ora tocca al Governo fare ciò che gli compete, perchè rafforzare Milano, con la presenza dell'Ema, vuol dire dare impulso all'economia del Paese". 


 

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