Lavoratori a casa da gennaio: ora Agenas ha 15 giorni per salvare i suoi precari “storici”
Sciopero e manifestazione dei lavoratori dell'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: atteso entro il 20 maggio il piano
Le maschere sui volti, le bandiere dei sindacati e i cartelli di protesta. Ennesima manifestazione dei lavoratori dell’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Dopo una lunga serie di contratti a termine 70 precari “storici” sono stati messi alla porta: relegati a casa dal 1 gennaio, proprio nel bel mezzo della pandemia e della campagna vaccinale. Attendono tutti la stabilizzazione promessa di cui però, ad oggi, non v’è traccia. Tentativi falliti: ultimo, l’emendamento al decreto sostegni, fermato da un parere negativo del Ministero della Funzione Pubblica.
I precari storici di Agenas a casa da sei mesi: "Famiglie alla fame"
Così dopo sei mesi senza contratto i lavoratori sono tornati a mobilitarsi. Al loro fianco anche i colleghi in forza all'agenzia che hanno scioperato in segno di solidarietà. “Intere famiglie sono alla fame, mentre le attività dell'agenzia, fondamentali soprattutto in questi mesi per la gestione dell'emergenza sanitaria, il monitoraggio e il coordinamento tra stato e regioni, sono ferme e rallentate. La solidarietà del personale che, pur avendo un ruolo stabile all'interno dell'agenzia, oggi ha scioperato e manifestato al fianco dei loro ex colleghi, basta da sola a significare quanto essenziale sia stato il loro contributo per le attività dell'agenzia e quanto paradossale sia stata la scelta di non garantire un futuro a questi lavoratori, mentre di contro , senza ne trasparenza ne confronto, si sono continuate ad attivare consulenze e ad avviare altre selezioni a tempo determinato, sostituendo precariato con altro precariato” - hanno detto a margine della manifestazione Paolo Terrasi, Sandro De Paolis e Angelo Angritti, responsabili di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.
La protesta degli ex precari Agenas: “Esperti a casa, dilettanti allo sbaraglio”
“Esperti a casa, dilettanti allo sbaraglio”; “Disoccupato Agenas grazie a Speranza” - alcuni dei cartelli esposti. Si percorre la strada del dialogo. Mentre i lavoratori erano in protesta una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta dai vertici del Ministero, presente anche il DG di Agenas Mantoan: un incontro in cui si è definita l’istituzione di un tavolo tecnico con i due Ministeri Coinvolti, Funzione Pubblica e Mef, ed Agenzia. “Agenas dovrà presentare le reali esigenze di organico, alla luce degli specifici compiti assegnati per la gestione della pandemia e inclusi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di individuare, entro 15 giorni, la definitiva soluzione normativa che porti al reintegro e alla progressiva stabilizzazione del personale, anche valutando in alternativa soluzioni temporanee”.
Agenas ha 15 giorni per salvare i suoi precari “storici”
Il 20 di maggio nuova convocazione al Ministero. “Ci auguriamo che questo sia l’ultimo tratto di un percorso lungo e difficile, che ha sfiancato lavoratori e famiglie intere, calpestando la dignità delle persone e lasciando l’Agenzia senza risorse fondamentali. Ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno contribuito, come sempre, a rendere forte e visibile la protesta, con una grande risonanza sui media locali e nazionali. Il sistema pubblico dei servizi alla salute va, nel suo insieme, sostenuto e potenziato: con Agenas - concludono Terrasi, De Paolis e Angritti - è l’ora di ripristinare trasparenza e diritti e ottimizzarne il funzionamento anche alla luce del ruolo centrale e strategico che è chiamata a svolgere per il Paese”.