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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Afghanistan, continua il corridoio con Roma: attese a Fiumicino 200 persone evacuate da Kabul

Tra oggi e venerdì tre voli, partiti contemporaneamente, atterreranno a Fiumicino con a bordo altri cittadini afghani, l'attivista Zhara Ahmadi e personale della fondazione Veronesi

Il corridoio umanitario tra Kabul e Roma continua, incessante, per salvare vite umane. Persone in fuga dall'Afghanistan in mano ai talebani. Questa mattina alle 8 italiane è decollato un C130 dell'Aeronautica Militare che ha evacuato 99 cittadini afghani. Nella notte un altro velivolo C130 era decollato da Kabul con a bordo 95 persone. Dopo uno scalo tecnico, tutte le persone evacuate dai C130 saranno trasportate con i KC767 in Italia dove il prossimo volo giungerà nelle prossime ore. Nella giornata di oggi ulteriori 2 C130J decolleranno dal Kuwait per Kabul.

Sempre in esecuzione del ponte aereo, nella tarda mattinata di oggi atterrerà a Fiumicino un KC767 con a bordo 200 afghani evacuati nella giornata di ieri dalla capitale afghana. Con l'arrivo odierno sono oltre 500 gli ex collaboratori e loro familiari trasferiti in Italia dal giugno scorso quando con l'operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani.

La Difesa ha messo in campo per l'operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI - Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, 8 aerei: 4 KC767 che si alternano tra l'area di operazione e l'Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul. 

Mentre il lavoro della Difesa continua, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha espresso in più occasioni la sua vicinanza. Prima con una lettera al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, poi con un post su Facebook si sostegno a Zarifa Ghafari, 27 anni, la sindaca più giovane dell'Afghanistan.

Nel frattempo, l'Accademia delle Belle Arti di Roma ha deciso di "istituire" nuove borse di studio per le studentesse e gli studenti afghani, accogliendo l'appello della sindaca Raggi e l'invito del premio Nobel della Pace Malala Yousafzai a "non limitarsi a guardare ma ad agire": "L'Accademia di Belle Arti di Roma - ampliando un progetto già in essere che prevede di accogliere il prossimo anno accademico due studenti rifugiati - ha scelto di ascoltare le parole e, in sintonia con le dichiarazioni delle alte cariche dello Stato e con la disponibilità dimostrata dalla Sindaca di Roma, ha deciso di istituire ulteriori borse di studio per le studentesse e gli studenti afghani e alcune posizioni di Visiting Professor".

Iniziativa applaudita dalla stessa Raggi: "Ringrazio l'Accademia di Belle Arti di Roma per aver accolto l'appello ad aiutare il popolo afghano, istituendo ulteriori borse di studio per le studentesse e gli studenti di Kabul e alcune posizioni di Visiting Professor. Roma è e resterà sempre una città aperta e accogliente".

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