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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Caos affrancazioni, Veloccia respinge le accuse dei grillini: "Lavorate oltre 1.000 pratiche"

L'ex assessore al personale della giunta Raggi, De Santis, accusa la giunta di essere nel pieno caos. La replica: "In 10 mesi fatto il doppio dei predecessori"

Maggioranza e opposizione litigano sulle affrancazioni. Nello specifico, l'ex assessore al personale della giunta Raggi Antonio De Santis e l'attuale assessore all'urbanistica Maurizio Veloccia si fronteggiano a colpi di numeri sulle pratiche lavorate (e soprattutto non lavorate) dagli uffici, per permettere ai proprietari di svincolare gli immobili dal prezzo massimo di cessione. 

L'ex assessore grillino punta il dito contro la giunta sul caos affrancazioni

De Santis punta il dito contro il dipartimento urbanistica, in particolare contro le richieste di pagamento del canone inoltrate a coloro che avevano presentato istanza di affrancazione prima del febbraio 2022, quando l'assemblea capitolina ha deliberato a favore del decadimento del vincolo per chi si trova in diritto di proprietà dopo 20 anni o alla scadenza della convenzione che regola i piani di zona (qui una spiegazione approfondita su cosa è cambiato). "Il comune chiede i soldi a chi non deve - accusa il consigliere della lista civica Raggi - e l'amministrazione sta richiedendo ai cittadini, che hanno presentato istanza prima di febbraio, di indicare un notaio e pagare il canone anziché limitarsi a una semplice comunicazione circa l'impossibilità di dar seguito alle affrancazioni su piena proprietà". 

"Ancora 8.000 pratiche pendenti"

"La confusione regna sovrana - continua De Santis, insieme alla consigliera del IX e avvocato Carla Canale - come dimostrano le oltre 8.000 pratiche ancora pendenti a cui si aggiungono quelle relative ai rimborsi. Negli scorsi mesi hanno ricevuto comunicazione degli importi a cui hanno diritto, ma dei pagamenti neanche l'ombra. L'ennesimo buco nell'acqua della giunta dagli annunci facili". 

L'assessore all'urbanistica: "Abbiamo lavorato il doppio delle istanze di Raggi"

La replica di Veloccia non si è fatta attendere molto. Ed è fatta di numeri. L'assessore ha sfruttato l'occasione e ha messo sul tavolo il lavoro svolto dai dipendenti del Pau (il dipartimento di progettazione e attuazione urbanistica) durante i primi 10 mesi della nuova amministrazione: "Gli atti stipulati sono stati 1.012 - dichiara Veloccia - contro i 553 degli ultimi 10 mesi della giunta Raggi. Il lavoro è circa il doppio. Come doppio è il numero di dipendenti grazie a una task force congiunta tra Risorse per Roma ed Aequa Roma". 

"Stiamo smaltendo una coda di 4.500 istanze"

Secondo Veloccia, tante pratiche arrivano ogni mese negli uffici e tante vengono lavorate: "Questo significa che se si fosse partiti da una situazione di equilibrio oggi le affrancazioni sarebbero lavorate in tempo reale - aggiunge l'assessore -. Purtroppo abbiamo ereditato una coda di oltre 4.500 istanze, una coda che stiamo smaltendo progressivamente. A questo abbiamo aggiunto un nuovo sistema informativo in corso di realizzazione da parte di Aequa Roma e una delibera di semplificazione per le istanze in diritto di proprietà che proprio 3 giorni fa è risultata confemermata dalla pronuncia del Tar contro una istanza di annullamento".

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