rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Affittopoli, solo il 18% degli inquilini ha un contratto: "Al lavoro per gli sfratti"

La task force voluta dal commissario Tronca punta anche ad individuare le responsabilità dirigenziali. Il vero obiettivo è però quello di vendere le case del Comune

Il patrimonio comunale passato al setaccio da Francesco Paolo Tronca. Nei pochi mesi che rimangono da qui alla fine del suo mandato il Commissario vuole riuscire lì dove hanno fallito Alemanno e Marino: mettere ordine nella giungla di affittopoli, dei canoni scandalosi e degli affittuari senza contratto. Così, se ieri da parte di tutti è partita la corsa a dire "l'ho scoperto prima io", dal Campidoglio arrivano nuovi (vecchi) dati sull'affittopoli. Dati che colpiscono perché stavolta non provenienti da inchieste giornalistiche o da denunce delle opposizioni, bensì dall'ente stesso che quegli affitti dovrebbe riscuoterli. Ecco perché appare evidente come l'intenzione di chi siede ora in Campidoglio sia in realtà un'altra, ovvero provare a censire il patrimonio, per poterne poi ricavare il massimo profitto con una successiva vendita. 

Per farlo però l'opera prima da compiere è quella di una verifica dettagliata che magari scandalizzi, come è ovvio che sia, e che apra quindi il terreno ad una remunerativa (per le casse pubbliche) vendita degli appartamenti del Comune. Al lavoro sul dossier affitti c'è sia la segreteria tecnica, a capo della quale Tronca ha voluto Carla Romana Raineri, che il neo capodipartimento Luigi Maggio. 

Per ora i dati sono disponibili solo su 574 immobili, quasi tutti del I municipio. Emerge che olo il 18,5% delle unità abitative "può essere definito allocato a inquilini muniti di contratto". Tra questi regolari fra l'altro molti hanno affitti irrisori e molti risultano morosi.

Un'ampia "zona grigia", pari al 49,6% della platea, si riferisce a contratti scaduti, utenti per i quali è in corso la verifica dei requisiti per la regolarizzazione della locazione, abusivi non ancora accertati, procedure di sfratti in corso. Le posizioni abusive accertate sono il 16,2%. Gli utenti in attesa di stipula di contratto, nei confronti dei quali è stata già accertata la sussistenza dei requisiti da parte dell'Amministrazione, ammontano al 15,7%.

La seconda fase prevede ora verifiche incrociate anche con i redditi di chi abita in queste case con annessi riscontri sul campo. Inoltre, spiega il Campidoglio, il lavoro proseguirà anche negli altri Municipi

"L'analisi dei dati", spiega il Campidoglio, "consentirà ai Dipartimenti interessati e alla Segreteria Generale di avviare tempestivamente le procedure necessarie per l'aggiornamento dei canoni, per la verifica dei requisiti e degli abusi (compresi i casi di subaffitto), per attivare le eventuali operazioni di sfratto, in raccordo con l'Avvocatura capitolina, e per ulteriori azioni di accertamento delle responsabilità  dirigenziali".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Affittopoli, solo il 18% degli inquilini ha un contratto: "Al lavoro per gli sfratti"

RomaToday è in caricamento