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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Uffici in affitto, niente risparmi per l'amministrazione Raggi: il bando va quasi deserto

A fronte di 14 lotti, solo un'offerta è stata ritenuta idonea

Proprio come per l'assistenza abitativa temporanea, per risparmiare sull'affitto degli immobili "da destinare a fini istituzionali" l'amministrazione di Virginia Raggi dovrà aspettare. Solo una delle proposte pervenute agli uffici del dipartimento Patrimonio dopo la pubblicazione di un avviso pubblico per reperire 14 'lotti' di immobili da destinare ad uffici o ad attività scolastiche è stata ritenuta idonea dalla commissione ed ammessa alla graduatoria provvisioria. Per tutti gli altri immobili oggetto della procedura, la cosiddetta 'razionalizzazione della spesa', storico cavallo di battaglia per il Movimento cinque stelle, viene rimandata a data da destinarsi. 

La prima grande operazione avenne nel 2015 con l'amministrazione di centrosinistra di Ignazio Marino quando ad essere disdetti furono i contratti con il costruttore Sergio Scarpellini che negli immobili di via delle Vergini e di Largo Loria ospitava i gruppi consiliari e una serie di uffici capitolini, attualmente operanti nel palazzo della società di servizi immobiliari Prelios in via del Tritone. 

Non solo. L'amministrazione capitolina, si legge nella determina dirigenziale del 17 aprile del 2018, "con l'obiettivo di un contenimento della spesa" ha recesso i contratti di locazione passiva per gli immobili in questione, "anche in deroga ai termini di preavviso stabiliti dal contratto, e con l'obiettivo di negoziare nuove e più favorevoli condizioni". Così oggi, dopo aver disdetto i contratti e senza alternative, l'amministrazione capitolina utilizza questi immobili da 'occupante', non versando l'affitto ma la cosiddetta indennità di occupazione.

Nella documento viene scritto nero su bianco che "consentire il superamento dell'attuale situazione" viene considerato "urgente". Eppure l'iter, tranne per un lotto su 14, sembra destinato a ripartire da zero. Di fronte alla richiesta di disponibilità di "immobili demaniali" da concedere a Roma Capitale "in locazione passiva", dall'Agenzia del demanio non è arrivato alcun riscontro. Dal mercato nemmeno. Nonostante il limite per il canone mensile sia stato fissato nel valore massimo stabilito dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate e quindi sia pari al valore di mercato

Tra i 14 lotti richiesti dall'amministrazione capitolina il più sostanzioso è quello per circa 50 mila metri quadrati, anche "su più edifici e in diverse localizzazioni", per le sedi istituzionali dell'amministrazione capitolina. Ma l'avviso si concentra anche su immobili più piccoli, come quello per la sede del municipio XV, che dovrà essere non inferiore a 3.200 metri quadrati, e quello per la sede del XII, non inferiore a 2.600 metri quadrati, entrambi con parcheggio. Nell'elenco della ricerca anche la sede per gli uffici del Comando della polizia locale del X municipio che dovrebbe poi essere trasferito nell'edificio Ex Gil a Ostia, attualmente da ristrutturare. E ancora locali per archivi e magazzini, cinque sedi scolastiche, dall'Eur a Garbatella, e centri per anziani, da Casalotti a Cecchignola.    

Delle 8 domande che hanno risposto all'avviso pubblico, l'unico concorrente ammesso alla 'fase finale', quella dell'acquisizione delle certificazioni necessarie e della valutazione dell'offerta economica, è la Camilluccia 2000 srl che si è fatta avanti per fornire una sede istituzionale al XV municipio. "Tutti gli altri lotti dell’avviso pubblico" si legge sul sito del Comune "sono andati deserti, non essendo pervenute domande o essendo pervenute domande che non sono state ammesse dalla Commissione alla fase di valutazione dell’offerta". 

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