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Bimbo con due papà: a Roma un'altra sentenza che riconosce la "stepchild adoption"

Una coppia romana stabile da anni, tanto che il Tribunale ha ritenuto fosse nell'interesse del bambino legalizzare il quadro familiare già esistente. La sentenza è esecutiva perché i tempi per l'appello sono scaduti

La stepchil adoption, per la giurisprudenza, è realtà. Il Tribunale per i minorenni di Roma ha emesso un’altra sentenza storica, immediatamente esecutiva, sull’adozione da parte di coppie omosessuali. I genitori sono due uomini romani che hanno avuto un bambino sei anni fa tramite l'inseminazione eterologa in Canada. 

Una coppia stabile da anni, tanto che il Tribunale ha ritenuto fosse nell'interesse del bambino legalizzare un quadro familiare esistente ormai da tempo. La sentenza è esecutiva perché i tempi per l'appello sono scaduti. 

I PRECEDENTI - Non è il primo caso di "adozione del figliastro" approvata da un tribunale italiano. Lo scorso 2 marzo il Tribunale, accogliendo due ricorsi proposti dall’avvocata Francesca Quarato, socia di Rete Lenford e componente del gruppo legale di Famiglie Arcobaleno, ha riconosciuto altre due adozioni "in casi particolari" a favore di due minori con due mamme, nate ciascuna da una delle due donne della coppia. Ad ognuna dunque è stato riconosciuto un genitore biologico e uno sociale. 

A dicembre scorso invece, la sentenza che ha riconosciuto l'adozione di una bimba a una coppia di donne, figlia di una sola delle due conviventi. Dopo la sentenza del tribunale dell'estate 2014, la sentenza della Corte d'appello. Il primo caso italiano di adozioni per coppie omosessuali, a conferma che mentre il parlamento ha lasciato il provvedimento in sospeso, la giurisprudenza continua a fare il suo corso. 

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