L'Acquedotto del Peschiera raddoppia: "Al sicuro l'approvvigionamento idrico di Roma. Sarà il più grande cantiere del centrosud"
Rinnovata la concessione (fino al 2031) di derivazione delle sorgenti Peschiera-Le Capore, firmata in mattinata da Acea, Roma Capitale e Regione Lazio
Lo storico acquedotto Peschiera-Le Capore, che da 80 anni porta l'acqua a Roma dalla provincia di Rieti, sarà raddoppiato scongiurando così crisi idriche per la Capitale, come quella avvenuta due anni fa. L'opera è conseguenza del rinnovo della concessione (fino al 2031) di derivazione delle sorgenti Peschiera-Le Capore firmata in mattinata da Acea, Roma Capitale e Regione Lazio, alla presenza del presidente e dell'ad della multiutility, rispettivamente Michaela Castelli e Stefano Donnarumma, del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e della sindaca Virginia Raggi.
Un atto che pone "le basi per la realizzazione di un'opera che ha un grande significato per Roma e per il Lazio", ha detto Castelli, mentre l'ad Donnarumma ha spiegato nel dettaglio i termini dell'intervento: "Il progetto è in corso di realizzazione e contiamo di approvarlo entro fine anno, se questo accadrà nel 2020 si espleteranno le gare europee per la realizzazione ed entro il 2020 si potrebbe inaugurare il cantiere che durerà non meno di 4/5 anni. La spesa non sarà inferiore ai 400 milioni e l'opera, che sarà improntata all'utilizzo delle più moderne tecnologie".
Una volta in funzione, il secondo ramo dell'acquedotto del Peschiera "non raddoppierà le quantità di acqua trasportate perchè si tratterà di un'altra tubazione che consentirà di portare lo stesso quantitativo d'acqua alternandosi col precedente, consentendone la manutenzione, e nel futuro garantirà per più di cento anni l'approvvigionamento idrico della capitale. Questo sistema è composto da vari acquedotti, il Peschiera e Le Capore, che portano 13.700 litri di acqua al secondo che arrivano a Roma e corrispondono al 55% del fabbisogno complessivo di tutto l'Ato2".
"Il più grande cantiere del centrosud"
L'acquedotto del Peschiera garantisce circa l'80% del fabbisogno dei romani e per il sindaco di Roma, Virginia Raggi, questo raddoppio è "un'opera storica, lungimirante ed è considerata la più grande infrastruttura idrica del nostro Paese nei prossimi anni. Si dà corpo a un progetto di cui si è sempre parlato ma non ha mai preso vita. Mettiamo definitivamente in sicurezza l'approvvigionamento idrico capitale". Il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, aspettava "quest'opera da 12 anni. C'è stata una lunga serie di contenziosi con i comuni dell'Ato3, ricordo dieci anni fa quando (all'epoca Zingaretti era presidente della Provincia di Roma, ndr) la Provincia di Rieti inviava lettere a quella di Roma in cui sottolineava la necessità di trovare un punto di equilibrio, che si è trovato nell'accordo che garantisce ai comuni del reatino un ristoro di circa 224 milioni per trent'anni con 7,5 milioni all'anno.
Il primo milione mezzo è già stato stanziato. È il punto di partenza di stagione nuova che ha alle spalle l'essere riusciti insieme ad avviarla, rispetto a una parte importante del territorio che aveva vissuto la storia delle vecchie concessioni del Peschiera come un'ingiustizia". Per il presidente Zingaretti "siamo a un giro di boa molto significativo, questo è il piùgrande cantiere del centrosud Italia e contribuirà non poco al rafforzamento del sistema economico del paese".
(Fonte Agenzia Dire)