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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Ponte Mammolo / Via Bartolomeo Maranta

Via Maranta, palazzina rimane senz'acqua: "Ci battiamo per il servizio pubblico"

Il Comitato romano acqua pubblica denuncia che la decisione di Acea è dettata dall'adesione degli inquilini alla campagna di obbedienza civile

Ieri mattina un condominio di via Maranta in cui vivono dodici famiglie si è svegliato senz’acqua. “Lo hanno fatto senza nessun preavviso” racconta Alessandra, un’inquilina presente giovedì pomeriggio alla seduta del Consiglio comunale per denunciare l’accaduto. La motivazione? “Ci hanno detto che c’erano delle bollette non pagate ma in realtà si tratta di quella di settembre, non ancora versata ma nemmeno scaduta, e di un’altra pagata in ritardo nel marzo scorso”.

Così gli inquilini decidono di capirci qualche cosa di più e si recano presso gli uffici competenti: “In via informale, senza alcuna comunicazione scritta, ci hanno informato che il problema risiede nel fatto che abbiamo aderito alla campagna di ‘obbedienza civile’ lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria e non abbiamo versato il 18% di bolletta che risponde alla voce di remunerazione di capitale”.

“L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la prima volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani e neonati” denuncia il Comitato romano acqua pubblica.

“In occasione del referenudm 27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno dichiarato che l'acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, non può ritenersi al di sopra di un pronunciamento referendario, che ha valore di legge come confermato in diverse occasioni dalla Corte costituzionale, dal Consiglio di Stato e da più di un Tar” continua il comunicato di denuncia.

Il Crap si appella quindi al primo cittadino: “Si apre così una seria questione anche per la Giunta del Sindaco Marino, che non può più rimandare una chiara presa di parola su quale futuro immagina per il servizio idrico e gli altri servizi "pubblici" della città”.

Per questo motivo il Crap ha deciso di informare l’Aula capitolina sull’accaduto. Il Consiglio, nella seduta di giovedì pomeriggio, ha così approvato  una mozione per "intervenire con un atto politico sulla questione dei distacchi idrici per morosità”.

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