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Acea: il Pdl approva la sospensiva degli emendamenti del Pd, poi la rissa

La tensione e la rissa in Campidoglio sono avvenute per la votazione della sospensiva proposta dal Pdl contro gli emendamenti dell'opposizione. Ancora scontri su Acea

A causa della rissa di oggi, rischia di passare inosservato il dato politico della giornata: la sospensiva degli ordini del giorno voluta dal Pdl è stata votata.

LA PREGIUDIZIALE - La 'questione pregiudiziale e sospensiva', presentata dal Pdl, si riferisce all'articolo 65 del regolamento dell'Assemblea capitolina. In base all'articolo, si chiede all'aula di rinviare successivamente all'approvazione del bilancio 2012, l'esame degli ordini del giorno collegati alla delibera n.32, propedeutica al bilancio, che crea la holding capitolina e prevede la cessione del 21% delle quote di Acea. La richiesta è motivata dal fatto che entro il 30 giugno il bilancio deve essere approvato per evitare il commissariamente. Inoltre, si legge nelle premesse della richiesta di sospensiva, "gli ordini del giorno presentati appaiono di evidente natura strumentale, inconciliabile con i criteri di economicità ed efficacia cui deve conformarsi il procedimento deliberativo". Gli ordini del giorno a cui si riferisce il Pdl sono quelli presentati dal Pd contro la vendita di Acea.

IL VOTO – Come documentano anche diverse immagini filmate con i telefoni cellulari da alcuni consiglieri capitolini, la votazione si è svolta nell'aula Giulio Cesare, travolta dalle urla di protesta e dalla rissa che si è consumata tra i consiglieri. In aula erano presenti anche alcuni militandi del movimento Acqua Bene Comune che protestevano e cercavano di intervenire durante la votazione.

REAZIONI - Infine, il voto avvenuto, a proposito del quale il Vicepresidente della Commissione Ambiente Athos De Luca commenta: “Questa mattina, mentre in aula Giulio Cesare era in atto una vera e propria bagarre, provocata dalla maggioranza, che voleva la sospensiva degli ordini del giorno, a qualunque costo e al di fuori da quanto previsto dal Regolamento comunale, il Presidente Pomarici annunciava, che l'ammissibilità della sospensiva veniva approvata dal consiglio. Un atto di forza della maggioranza, che non ha precedenti nella storia dell’assemblea capitolina, un provvedimento non valido e da annullare per il modo in cui si è approvato, in pieno caos e tra il parapiglia generale. Questo è il modo di fare di questa maggioranza, provocazioni e colpi di mano.”

“ANNULLARE IL VOTO” - Quella con la quale si approva la sospensiva che accantona i 50mila ordini del giorno collegati alla delibera n.32 "è una votazione illegittima e chiederemo al Prefetto di invalidarla". Così il capogruppo del Pd capitolino Umberto Marroni, facendosi portavoce del partito, ha spiegato quanto accaduto oggi in aula Giulio Cesare e annuncia battaglia. "Il presidente Pomarici deve essere sfiduciato perché la proposta di sospensiva è stata votata con un blitz che testimonia come la maggioranza non ha più il consenso di nessuno".
"Oggi - ha aggiunto - si è scritta la pagina più nera del Campidoglio". All'incontro organizzato durante una pausa dei lavori d'aula, c'era anche il capogruppo del Pd alla Pisana Esterino Montino che ha sottolineato come "Alemanno cerchi di far apparire il centrosinistra come retro, vecchio mentre lui sarebbe il moderno. Il centrosinistra sta facendo una sana battaglia ostruzionistica".

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