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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sì all'accorpamento dei municipi: da 19 a 15. Resta intatto San Giovanni

Risolto il nodo San Giovanni con un emendamento di modifica alla delibera originaria l'aula Giulio Cesare approva la nuova mappa

Da 19 a 15 municipi, con San Giovanni che rimane intatto. Sciolto il nodo cruciale della riforma sui municipi, con una modifica della delibera originaria, il IX non verrà scorporato tra I e X, come inizialmente stabilito. Quietate così le diatribe sul caso l'aula Giulia Cesare firma la nuova mappa della capitale. E rivoluzione sia.

La delibera è stata approvata con 32 voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti. La nuova struttura amministrativa del territorio comporta la ridefinizione dei confini esistenti, che sono attualmente 19: viene creata una 'city' che comprende un grande centro storico al quale si unisce la zona di Prati. In base alla delibera arrivata in aula vengono, infatti, unificati i municipi I e XVII (Prati), II e III e cioé Trieste-Salario, Parioli e San Lorenzo, VI e VII (Pigneto e Alessandrino) e IX (Prenestino) e X, con la conseguente rinumerazione degli esistenti.

Così il I municipio sarà formato anche dal XVII, il II sarà formato dall'accorpamento dei preesistenti II e III, il III municipio coinciderà col territorio dell' attuale IV mentre il IV sarà il vecchio V. L'attuale V municipio sarà l' unione tra VI e VII e il VI l' attuale VIII; il VII sarà formato dal IX e dal municipio X; l' VIII municipio sarà formato dall' attuale XI e il IX sarà composto dall' attuale XII. Il X coinciderà con il XIII e l' XI con il XV; quello che oggi è il XVI sarà denominato municipio XII, il XIII sarà formato dal territorio del XVIII, il XIV sarà l' attuale XIX e, infine, il XV sarà formato dall' attuale territorio del XX.

Durante la discussione in aula sono state apportate altre modifiche alla delibera originaria e cioé una sorta di emendamento salva-voto per evitare la confusione di chi dovrà votare in un municipio con un numero diverso: con il documento presentato da Fratelli d'Italia e approvato dall'aula, è stato deciso di scrivere accanto alla nuova denominazione, la vecchia tra parentesi. Inoltre, è stato approvato un altro documento con il quale si fa obbligo ai singoli municipi di darsi un nome identificativo (per esempio I-centro storico) entro un mese di tempo, altrimenti lo farà il Campidoglio.

Altra questione che ha acceso il dibattito interno alla maggioranza: l'accorpamento del quartiere di San Lorenzo al nuovo II municipio che è formato anche dal III. Comunque per il sindaco Gianni Alemanno "il taglio di quattro municipi, appena approvato dall'assemblea capitolina, consentirà, secondo le prime elaborazioni, un risparmio annuale che giungerà, a pieno regime, a una cifra oscillante tra i 15 e i 20 milioni di euro". Meno contento il capogruppo Pd in Campidoglio Umberto Marroni. "La scelta del Pdl di approvare l'accorpamento IX e X produce un municipio sproporzionato. Un riordine che dovrà comunque essere rivisto alla luce della nuova area metropolitana”.

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