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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Fonte Nuova

"Accorpare Colleverde a Fonte Nuova", pro e contro della proposta

L'ex consigliere regionale M5S Valerio Novelli ha promesso di depositare questa proposta

Unire le frazioni di Colleverde, Colleverde II, Poggio Fiorito e Parco Azzurro al Comune di Fonte Nuova. È questa la proposta di legge che il fontenuovese Valerio Novelli, ex consigliere regionale ed attuale candidato del Movimento 5 Stelle per un posto nel consiglio della Pisana, ha promesso di depositare se dovesse essere eletto. Se la proposta dovesse passare, Fonte Nuova diventerebbe una delle città più popolose del Lazio. Colleverde, Colleverde II e Poggio Fiorito contano 9 mila e 423 abitanti mentre Parco Azzurro, un quartiere prettamente residenziale, conta all’incirca 2 mila e 500 residenti. In questo modo Fonte Nuova arriverebbe a ben 45 mila abitanti.

Un vantaggio territoriale

“Ritengo che questa proposta di legge possa rappresentare un vantaggio a livello territoriale - ha affermato, in una nota, Novelli - per via della prossimità di Colleverde a Fonte Nuova e per la conseguente fruizione dei servizi comunali ed amministrativi per i cittadini”. Le quattro frazioni individuate, infatti, sono praticamente limitrofe a Fonte Nuova. Attualmente, invece, fanno parte del Comune di Guidonia, il cui “centro” si trova ben più distante.  

“L’iter della proposta di legge prevede l’approvazione da parte del Consiglio Regionale del Lazio e, una volta effettuato questo passaggio, saranno i cittadini che dovranno esprimersi con un referendum in merito – ha precisato Novelli - a mio avviso si tratta di un’opportunità che i cittadini di Fonte Nuova e quelli di Colleverde dovrebbero avere la possibilità di cogliere”.

La nascita di Fonte Nuova

Il comune di Fonte Nuova nasce, ufficialmente, il 15 ottobre 2001 dalla fusione delle frazioni di Tor Lupara, dal comune di Mentana, e Santa Lucia, dal comune di Guidonia. Nel corso di venti e più anni, tanti sono stati i contenziosi tra le varie amministrazioni, in particolare sulla ripartizione del territorio e sulla competenza in merito ad alcune strutture. Ne sono un esempio il campo sportivo XII Apostoli, dove un tempo giocava il Mentana Calcio, o la questione relativa a Villa Zeri, risolta di recente grazie ad un accordo tra l’università La Sapienza ed i comuni di Mentana e Fonte Nuova.

Vecchi problemi

Ancora oggi, tra le altre cose, molti cittadini continuano a sbagliare i pagamenti di tari e imu, imposte versate, invece che al Comune di Fonte Nuova, a quelli di Mentana o Guidonia. Puntualmente, le amministrazioni comunali devono aprire dei procedimenti per recuperare le somme di denaro erroneamente versate all’ente sbagliato. Insomma, queste unioni portano certamente dei benefici per i cittadini ma, contemporaneamente, sono molte le difficoltà organizzative e burocratiche da dover affrontare.

Cambierebbero, tanto per fare un altro esempio, anche le esigenze del distretto sociosanitario composto da Monterotondo, Mentana e, appunto, Fonte Nuova. Un incremento di 12 mila abitanti vuol dire rimodulare le esigenze dell’utenza.

Brutto segnale

Non è poi detto che i cittadini delle frazioni da annettere siano d’accordo. A dicembre 2021, le famiglie di Parco Azzurro organizzarono una raccolta firme per dire di “no” all’apertura del cancello su via Palombarese. La volontà era quella di impedire il transito delle auto attraverso il quartiere, un’eventualità che avrebbe “rovinato” la pace del quadrante. Il comune di Guidonia voleva aprire questa strada per alleggerire il traffico, permettendo così agli automobilisti di “tagliare” dalla via Palombarese verso la via Nomentana, evitando così un giro molto più lungo.

In cerca di identità

Vista la sua giovane età, Fonte nuova è, probabilmente, ancora alla ricerca di una sua identità, operazione resa ancor più difficile dalla conformazione del suo territorio, con Tor Lupara che sorge quasi completamente sulla via Nomentana e Santa Lucia lungo via Palombarese. Ancora oggi alcune feste tradizionali, come la Sagra delle Rose, sono percepite come eventi propri di questa o quella frazione e non dell’intera città. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti dal punto di vista del “senso di appartenenza” ma c’è ancora tanto da lavorare. Probabilmente, annettere porzioni di territori così vicini potrebbe agevolare questo processo.

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