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Acqua, accordo sulla fonte Peschiera-Le Capore: da Roma 224 milioni in 30 anni

Zingaretti e Refrigeri: "Una svolta storica. Favoriti sia Ato 2 sia Ato 3"

C'è l'accordo sull'utilizzo dell'acquedotto del Peschiera-Le Capore. I Comuni della provincia di Rieti riceveranno un 'ristoro' che ammonta complessivamente a 224 milioni di euro in 30 anni. Per i primi 2 anni saranno dovuti da Ato2 ad Ato3 7 milioni di euro l’anno e dal terzo 7,5 milioni. Una "svolta storica" l'hanno definita in una nota il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l'assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative ed Enti locali, Fabio Refrigeri. "In questo modo, l'Ato 3 ed i suoi Comuni vedono così definito il sostegno economico a tutela della più importante fonte di approvvigionamento del Lazio che ha servito per tanti anni i Comuni facenti parte di Ato2, ovvero Roma Capitale ed Area Metropolitana".

Nell'accordo, spiega la nota "è centrale il concetto di mutualità". Per Zingaretti e Refrigeri "la misura va in favore di Ato3 come di Ato2, ovvero a favore anche dei cittadini della Capitale e dell'Area Metropolitana che beneficiano della qualità del Peschiera-Le Capore". Il motivo lo spiegano così: "Non si può lasciare la tutela della risorsa agli eventi della natura, ma deve essere garantita dagli investimenti e, dunque, dagli interventi umani".

Con l'accordo è stato introdotto anche un Comitato di controllo e monitoraggio del vincolo di destinazione delle somme corrisposte dall'Ato2 all'Ato3. "Ato3, tra l'altro, si impegna a rendicontare a cadenza biennale l'utilizzo delle somme erogate da Ato2. Qualora queste non dovessero essere totalmente utilizzate, l'Ato2 s'impegna ad utilizzarne le differenze, al fine di mitigare il costo della tariffa in bolletta".  

Quest'estate i sindaci della zona, e il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi, avevano protestato contro la decisione del Comune di Roma e dell'Ato 2 di ricorrere al Tar contro la delibera di Giunta regionale che riconosce il diritto ad un equo indennizzo per l'utilizzo da parte di Roma delle sorgenti del reatino. 

“Una vittoria per i cittadini e per la tutela della risorsa. Abbiamo, inoltre, sollecitato la Regione Lazio a costituire un Comitato di controllo e monitoraggio del vincolo di destinazione delle somme corrisposte dall'Ato2 all'Ato3 per verificare puntualmente che i soldi in bolletta dei cittadini di Roma e provincia siano destinati realmente alla salvaguardia delle fonti. Abbiamo infine ridefinito gli importi da corrispondere e, con l’accordo tra Ato 2 e Ato3, azzerato le richieste dei 42 milioni di euro pregressi”, ha dichiarato la sindaca di Roma e Città Metropolitana Virginia Raggi. “Con questo accordo, con cui sono state recepite tutte le nostre indicazioni alla Regione, tuteliamo l’ambiente, mettiamo in sicurezza le fonti ed evitiamo così che i cittadini di Roma e provincia si trovino in bolletta 42 milioni di euro pregressi”, ha sottolineato Raggi. 

L’accordo raggiunto dovrà comunque essere votato nella prossima conferenza dei sindaci dell’Ato2 che si terrà la prossima settimana.

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