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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La Dia all'ex Forlanini, ecco i dettagli dell'accordo con la Regione. Entro il 2024 si dovrà stabilire l'importo della concessione

Avviato un tavolo tecnico per la stesura del progetto

Ci vorranno mesi, se non anni, prima che il Dipartimento investigativo antimafia entri effettivamente all’interno del padiglione “R” dell’ex ospedale Forlanini di Roma. Nei giorni scorsi, la Regione Lazio e la Dia hanno annunciato di aver raggiunto un accordo che, nell’ottica di una riqualificazione dell’ex Forlanini, permetterà agli agenti di avere nuovi uffici per svolgere le loro funzioni. I tempi, però, saranno lunghi visto che bisogna ancora progettare i lavori di ristrutturazione degli spazi.

L’accordo

Secondo l’accordo, infatti, ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2024, salvo proroghe, per sottoscrivere “l’atto di concessione amministrativa a titolo oneroso di uso della porzione di immobile”. Un canone, che dovrà essere corrisposto dalla Dia alla Regione, che non è stato ancora fissato visto che, come detto, bisognerà prima realizzare gli spazi e renderli funzionali al lavoro che si andrà a svolgere.

Il canone

Quindi, prima di poter entrare effettivamente nel padiglione “R”, bisognerà realizzare il progetto e concordare, infine, il canone da corrispondere. Per questo, è stato già costituito un tavolo di coordinamento per condividere “le scelte tecniche, orientare i procedimenti e le rispettive azioni amministrative”. Per la Regione Lazio i referenti saranno il dirigente dell’area gestione dei beni patrimoniali e demaniali e il dirigente dell’area tecnico-manutentiva della direzione regionale bilancio, governo societario, demanio e patrimonio. Per la Dia, invece, ci saranno il vice direttore amministrativo, generale Antonio Basilicata, il capo ufficio ispettivo, Mirabile Grazia, il capo del centro operativo di Roma, colonnello Mario Conio, e il capo dell’ufficio amministrazione, tenente colonnello Raffaella Amore.

Migliore soluzione

La Dia ha chiesto alla Regione, il 13 ottobre 2022, la possibilità di ricollocare, all’interno del padiglione dell’ex Forlanini, gli uffici del Centro Operativo di Roma. Nell’accordo sottoscritto con la Regione si legge che, da un punto di vista tecnico e logistico, “il padiglione “R” costituirebbe la migliore soluzione logistica e strategica” grazie anche ad una collocazione “in un contesto di elevata importanza storica e di vicinanza ad altri  poli direzionali”.

Interventi

La Regione Lazio, in qualità di proprietario del bene, si occuperà di tutti gli interventi di adeguamento dell’immobile che si renderanno necessari per la riqualificazione del padiglione, secondo l’analisi che verrà condotta dal tavolo tecnico. Al termine di questa fase, la Regione concederà in uso il bene alla Dia.

Il recupero del Forlanini

Nell’accordo si legge che questo intervento rientra nelle opere di riqualificazione del nosocomio. Nella relazione programmatica presentata all'inizio del proprio mandato, il neogovernatore Rocca aveva dichiarato di voler “recuperare il San Giacomo e il Forlanini”. Quest'ultimo, inaugurato nel 1934 come sanatorio per i malati di tubercolosi, era stato dismesso nel 2015 dall’allora commissario alla sanità Nicola Zingaretti. Da allora, sfumata l’ipotesi di alienarlo, il complesso ospedaliero è stato oggetto di vari ipotesi di trasformazione.

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