Mattia (PD): "Serve un sistema di contrasto per non rovinare un'intera generazione"
I giovani al centro della proposta di legge della Presidente Eleonora Mattia per sconfiggere i problemi che la pandemia ha causato alle nuove generazioni
Martedì 27 aprile si è svolta in IX Commissione un’audizione relativa alla proposta di legge n. 176/2019 in materia di politiche giovanili alla presenza dei Comuni di Latina, Viterbo, Colleferro, Fiumicino, Formia, Segni, l’Ordine degli Psicologi del Lazio, l’Associazione Nazionale Presidi, Telefono Rosa, Associazione La Fenice e la dott.ssa Dalla Ragione esperta in disturbi alimentari, Comunità Sant’Egidio. La proposta è stata presentata prima della pandemia.
La proposta
“Politiche attive del lavoro, una prospettiva di genere trasversale, investimenti in formazione, mobilità nazionale e internazionale."- sostiene in una nota Eleonora Mattia del Partito Democratico e Presidente della IX Commissione consiliare della Regione Lazio Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio – “Queste le sfide che ci aspettano nel nuovo millennio e nel post pandemia. Solo così potremmo davvero portare la Regione e il Paese nel nuovo mondo, che deve essere alla portata di tutte e tutti”.
I problemi della pandemia
La Presidente parla degli effetti che la pandemia ha avuto nella vita dei giovani. "Cyber-bullismo, autolesionismo, bulimia e anoressia, ma anche povertà educativa e abbandono scolastico”, e auspica un sistema di contrasto perché “si rischia di perdere un’intera generazione”. Il sistema avrebbe il compito di fornire ai ragazzi “strumenti concreti per contrastare l’isolamento sociale, investire sui luoghi pubblici fisici e non dove si costruisce il cittadino e la cittadina, educare alla relazione, soprattutto con i più deboli e diffondere una cultura della solidarietà”.
Lavoro di squadra
Il lavoro di squadra fra gli amministratori dei Comuni laziali contro gli episodi di violenza è una rete fondamentale. Non solo amministratori ma anche “il mondo della scuola, l’ordine degli psicologi, il volontariato sociale per ragionare insieme sulle possibili strade, e lo abbiamo fatto nel contesto del ciclo di audizioni sulla proposta di legge 176/2019 in materia di politiche giovanili”.
