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Rivolta contro i rom a Casal Bruciato: "Raggi arrendevole con manifestazioni di stampo razzista"

L'attacco dell'associazione 21 luglio alla sindaca

Un'amministrazione "arrendevole" di fronte "alla violenza di manifestazioni di stampo razzista e xenofobo". L'attacco diretto alla sindaca Raggi arriva dall'associazione umanitaria 21 luglio, dopo i fatti di Casal Bruciato. Ieri la protesta di un gruppo di residenti appoggiati dai neofascisti di Casapound contro l'assegnazione regolare di una casa popolare a una famiglia rom. 

"Chiediamo alla sindaca Raggi una cosa molto semplice - commentano dalla 21 luglio - far rispettare le leggi, garantendo ad ogni cittadino, al di là della sua etnia, la tutela dei diritti fondamentali e lottando, senza mezzi termini e tentennamenti, contro ogni minaccia e sopruso". E ancora: "Senza censura né freno da parte delle forze dell’ordine, i militanti di estrema destra hanno dettato la linea delle assegnazioni delle case popolari sul territorio comunale organizzando manifestazioni non autorizzate, occupando suolo pubblico con minacce e azioni di forza: la presenza delle Forze dell’ordine ha solo marcato i limiti tra accusatori e vittime".

Questo non solo a Casal Bruciato. Tutto parte da Torre Maura, dove a inizio aprile alcuni cittadini del quartiere sempre appoggiati dall'estrema destra, si sono rivoltati contro l'arriva di 70 rom in un centro di accoglienza. E' lì che, accusa la 21 luglio, "l'Amministrazione comunale sembra aver definitivamente ceduto al ricatto dell'estrema destra, manifestando una profonda debolezza e mostrandosi accondiscendente, di fatto, alle pulsioni neofasciste". Il riferimento è alla decisione di trasferire immediatamente i nuclei familiari altrove. 

Raggi dal canto suo ha condannato i fatti di ieri. Puntando il dito contro Casapound e i militanti rei di "speculare sulla pelle delle persone". Ma di non mollare lo stabile di via Napoleone III, occupato abusivamente. Una lunga battaglia grillina quella per lo sgombero della palazzina, al centro di un braccio di ferro tra sindaca e ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

Intanto gli stessi neofascisti si sono dati appuntamento per il pomeriggio di oggi alle 17 ancora in via Sebastiano Satta, per l'ennesima protesta. Ma è già in corso mentre scriviamo un sit in di cittadini. Sempre sul posto gli agenti della Polizia di Stato a presidiare il territorio. 
 

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