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Via Romagna: Action occupa uno stabile per protesta

L'associaizone "Action" ha occupato uno stabile in via Romagna per denunciare l'immobilismo dell'amministrazione Alemanno in materia di emergenza abitativa: "Basta chiacchiere, vogliamo fatti"

E' emergenza sfratti nella Capitale, ma il sindaco di Roma Gianni Alemanno sembra non dargli la giusta importanza.

A fare tornare in primo piano la questione è "Action", che questa mattina ha occupato uno stabile in via Romagna, alle spalle di via Veneto, in pieno centro a Roma.

"Basta chiacchiere, vogliamo i fatti", si legge in una nota che annuncia: "Mentre il 22 e 23 febbraio Alemanno realizzerà la sua kermesse mediatica per nascondere l'immobilismo della sua azione di governo, noi oggi contribuiamo concretamente a segnalare una via di uscita dall'emergenza abitativa, di cui non si parlerà il 22 e 23, segnalando uno degli spazi abbandonati che potrebbero essere recuperati per essere affittati a un canone sociale".

"Il disagio abitativo", secondo Action, riguarda fasce sociali un tempo immuni. Non è un caso che Roma ha perduto 300.000 abitanti che sono andati a vivere in provincia: perché i prezzi delle case e degli affitti sono proibitivi per la maggior parte dei cittadini. E questo mentre esistono numerosi spazi non utilizzati. Secondo il censins esistono 270 mila case vuote e sono 120.000 quest'anno le case invendute a causa della crisi.

L'amministrazione comunale ha assistito inerme a questo drammatico stato di cose, dopo aver sbandierato in campagna elettorale la volontà di realizzare 30.000 case popolari a Roma.

"Da due anni - scrive Action - ormai è fermo il bando per presentare domanda di casa popolare, il che lascia molti cittadini nel totale abbandono. Ma l'emergenza abitativa è scomparsa dall'agenda della destra". Un fatto questo che fa parlare di immobilismo.

Action denuncia inoltre che "non vi è stato nessun accenno al tema al momento dell'insediamento della nuova giunta - continua il comunicato - da un mese è vacante il posto di presidente della commissione casa, e il nuovo delegato alla casa è un ex tassista senza alcuna esperienza in materia".

"I progetti di Alemanno - insiste Action - prevedono 17 milioni di metri cubi di nuovo cemento, senza prevedere né iniziative di recupero degli spazi abbandonati, né progetti di edilizia pubblica". Gli attivisti chiedono al Campidoglio di bloccare gli sfratti e gli sgomberi. Secondo loro infatti "la promessa di un blocco straordinario dell'aprile del 2009, ricordano - è rimasta lettera morta"

Inoltre c'è bisogno di un intervento concreto per progettare "interventi articolati di edilizia pubblica per le diverse fasce sociali, partendo dal recupero e la riqualificazione degli spazi vuoti pubblici e privati, per reperire alloggi e appartamenti da affittare a canone sociale".

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