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Casal Bruciato

Vertici delle Brigate Rosse a Casal Bruciato: a gestirli Luigi Fallico “il corniciaio”

C'è anche lui tra gli arrestati di ieri. I vertici del gruppo si tenevano nella sua bottega di cornici in via Facchinetti. L'uomo, in codice Br "Gatto", conosceva Nadia Desdemona Lioce ed era un eversivo della prima ora

Via Cipriano Facchinetti, una tranquilla via nel quartiere di Casal Bruciato al Tiburtino. Qui in questa strada abitata da anziani, studenti universitari e lavoratori del sud, si tenevano i vertici del gruppo eversivo sgominato ieri e ritenuto una nuova cellula delle Brigate Rosse.

In particolare i vertici si tenevano in una bottega di cornici di proprietà del 57enne Luigi Fallico, detto “Il Corniciaio”, noto tra le BR come “gatto”. Era lui a tessere le fila dell'organizzazione che secondo gli inquirenti si poneva nel solco di continuità delle Brigate Rosse.

Fallico era già noto per essere uno degli esponenti delle Unità Comuniste Combattenti (UCC). Secondo gli investigatori aveva intrattenuto legami diretti con Nadia Desdemona Lioce, la foggiana condannata all'aergostolo per gli omicidi di Biagi e D'Antona.

Nelle ottanta pagine delle intercettazioni emerge una figura di Fallico fortemente eversiva. Sin dalla prima ora il 57enne è stato membro del movimento comunista rivoluzionario Nucleo Tiburtino. Nelle intercettazioni raccolte Fallico parla del G8 a “La Maddalena”: “Va fatto qualcosa di grosso”.

Ad insospettire gli agenti una conversazione in cui Fallico parlava di una cornice da consegnare in Valle d'Aosta. E proprio questo particolare ha convinto gli inquirenti ad accellerare le operazioni, fino agli arresti di ieri.
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