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La Storta Olgiata / Via Giovanni Battista Paravia

Pian Saccoccia, un quartiere immerso nel verde attende nuova vita

Costruito vicino all'Olgiata, ben collegato e immerso nel verde, il quartiere presenta però delle criticità. Mancano ancora le strade e non c'è il telefono. Ma qualcosa si muove

“Questa è una zona così bella, c’è molto verde, aria buona. L’abbiamo voluta e scelta subito, sembra di essere nel regno dei cieli”. A parlare così è Franco Toccacieli, uno degli abitanti del nuovo quartiere di Pian Saccoccia sorto pochi anni fa a un paio di chilometri dall’elegante comprensorio dell’Olgiata, sulla via Braccianense. Il signor Toccacieli e la sua famiglia (la moglie e quattro figli dai 21 ai 13 anni) si sono trasferiti nel giugno 2011 in una delle palazzine lungo via Tallone e ci tiene a elencare subito i lati buoni di Pian Saccoccia ma non vuole tacere i problemi e i disagi che si incontrano quotidianamente.

I VANTAGGI DI PIAN SACCOCCIA - Rispetto ad altri Piani di Zona sorti intorno alle periferie romane, per la maggior parte in condizioni di edilizia regionale agevolata, Pian Saccoccia è collegato meglio: la stazione della ferrovia regionale FR3 dell’Olgiata dista solo due chilometri, un treno ogni quarto d’ora consente di raggiungere facilmente il centro. A Pian Saccoccia non ci sono bar, tabacchi, negozi di alcun genere. Però a quattro chilometri ci sono diversi supermercati, la posta si trova poco lontano a Osteria Nuova. A poco meno di un chilometro, sulla Braccianese, c’è un’azienda agricola che vende il latte fresco. Una sera la famiglia Toccacieli ha sentito “raspare” fuori dalla porta di casa. Convinti che fossero dei ladri in azioni, si sono ritrovati davanti una volpe, che era riuscita ad entrare nel palazzo. “I furti sono cresciuti in maniera esponenziale, anche con persone in casa - dice Toccacieli - La zona è un po’ isolata, alla mercé di chi vuol creare danni. Spesso si vedono persone estranee al quartiere che girano nelle campagne a ridosso di via Tallone”.

E I SUOI DIFETTI - “Ci sono molte facilitazioni ma anche delle oggettive mancanze”, dice Toccacieli, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la qualità della vita quotidiana. “Non possiamo lasciare che nostra figlia di 19 anni, prenda da sola l’autobus fino alla stazione, anche di giorno”. La fermata della linea 030 si trova all’ingresso del quartiere, sulla via Braccianese: si tratta di una linea ad orario, a volte l’attesa è anche di 50 minuti, racconta Toccacieli, per tre quarti dell’anno è avvolta nel buio visto che non ci sono lampioni ad illuminarla. “Spesso mio figlio aspetta alla fermata l’arrivo dell’autobus facendosi luce con il cellulare”, dice. Tutta la via Braccianese è completamente buia, non c’è un attraversamento pedonale segnalato all’altezza di Pian Saccoccia e spesso si verificano incidenti. Uno di questi è costato la vita a una persona e ne ha ridotta un’altra sulla sedia a rotelle, conferma il presidente del Comitato di Quartiere Gianluca Riparbelli. Delle due vie principali di Pian Saccoccia, via Paravia e via Tallone, la prima è stata asfaltata solo di recente, l’altra è ancora sterrata. Il Comitato ha calcolato che finora sono stati spesi 6 milioni e mezzo di euro e ne servirebbero poco più della metà per completare le opere di urbanizzazione, che al momento sono ferme.

NIENTE TELEFONO E BISOGNA FINIRE L'URBANIZZAZIONE PRIMARIA - “Da due anni il consorzio Pian Saccoccia e l’Isveur dicono che che i soldi non bastano e non è possibile completarle - spiega Riparbelli - I soldi ricavati dall’assegnazione delle cubature non sono sufficienti”. L’ipotesi è di variare ancora il Piano di Zona, aumentando il numero di cubature residenziali, a scapito però dei servizi ai cittadini. Tra le mancanze oggettive a cui fa riferimento Toccacieli, c’è anche la mancata canalizzazione della linea telefonica. Tutta la zona è senza telefono e internet. Anche la ricezione della rete mobile è scarsa. “La mancanza del telefono, oltre ad essere un disagio, è anche un problema per la sicurezza”, dice Toccacieli. “Nel piano originale era prevista la realizzazione di un cunicolo polifunzionale entro cui far passare i cavi ma si sono ‘dimenticati’ di realizzarlo”, spiega Riparbelli - A fronte un primo preventivo di circa 250mila euro presentato dal Comune per realizzare i cavidotti, una per ogni operatore nazionale, con cui collegare ogni palazzina alla rete, il Comitato ne ha calcolato un altro di circa 35, 40mila perché le palazzine avevano già canalizzazione, confermato da Telecom”. La situazione è rimasta bloccata per lungo tempo, “ma ora siamo a un passo dal risolvere il problema ed entro maggio dovremmo avere l’allaccio del telefono”.

MA QUALCOSA SI MUOVE - La questione “è una cartina di tornasole di come vanno le cose”, aggiunge Riparbelli che riconosce “poca trasparenza” da parte degli organi preposti. Però, ammette, qualcosa inizia a muoversi. Nel corso di una riunione tenutasi mercoledì con i consiglieri comunali Federico Guidi (Pdl) e Antonio Stampete (Pd), i tecnici del IX Dipartimento e i responsabili dei Piani di Zona, si è parlato del telefono, della messa in sicurezza della fermata dell’autobus, della realizzazione della rotonda di accesso a via Tallone (al momento solo abbozzata e inutilizzabile), dei fondi per le opere di urbanizzazione. “Speriamo che i problemi vengano risolti - dice Toccacieli - Si darebbe un valore in più a Pian Saccoccia e il Piano di Zona avrebbe una nuova vita”.

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