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Prof di religione disoccupato: disse sì ai preservativi al Keplero

Disoccupato per avere dato il suo ok ai condom a scuola e per avere partecipato a manifestazioni per i diritti dei gay. E' la storia di Genesio Petrucci, l'ormai ex professore di religione del Keplero

Genesio Petrucci è l'ormai ex professore di religione del liceo scientifico Keplero che balzò alle cronache per aver introdotto all'interno della scuola i distributori di preservativi. Ora però Petrucci è disoccupato e il suo posto l'avrebbe perso proprio per aver dato il suo benestare all'iniziativa.

Petrucci ripercorre la sua storia: "Da settembre sono disoccupato, perché lo scorso anno ho detto pubblicamente che ero d'accordo al progetto di educazione sessuale nella mia scuola che prevedeva l'installazione di distributori di condom.”
“Già in precedenza - racconta - avevo avuto richiami dal Vicariato perché, da omosessuale, avevo preso parte ad alcune manifestazioni per i diritti dei gay". Dopo "otto anni ininterrotti di incarico" nel liceo della Capitale, i primi problemi di Petrucci, riferisce "risalgono al febbraio del 2010, quando, convocato a colloquio con il direttore dell'ufficio scuola del Vicariato di Roma, mi comunicarono la criticità della mia situazione, in quanto, da segnalazioni ricevute, risultava 'chiaro' il mio stato di 'omosessuale' e 'di sinistra'. Poi, a marzo del 2010 votai a favore dell'installazione di distributori di condom all'interno del liceo. Il 31 agosto, scaduto il contratto, non mi fu più rinnovato". Quando ho chiesto spiegazioni al Vicariato - conclude - mi è stato comunicato a voce che la motivazione ufficiale del mancato incarico era legata all'assenso al progetto di educazione sessuale previsto nella scuola".

Il segretario dell'associazione radicale Certi Diritti Sergio Rovasio dichiara: “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al prof. Genesio Petrucci per la sua forza e il suo coraggio rivolti alla difesa e alla promozione di una cultura di tolleranza e di responsabilità. Il comportamento dei gerarchi del Vicariato di Roma è grave così come è gravissimo e folle negare che il preservativo sia uno dei più importanti strumenti per la lotta alle malattie sessualmente trasmissibili". Continua Sergio Rovasio: "Se ancora vi fosse bisogno di capire in che modo le gerarchie della chiesa cattolica promuovono il messaggio cristiano basta conoscere la vicenda resa pubblica oggi dal prof. Genesio Petrucci, insegnante di religione, cacciato dal Vicariato di Roma, perché era favorevole all'installazione di una macchinetta di distribuzione di preservativi al Liceo Keplero di Roma dove insegnava - dice -.Il Professor Genesio Petrucci spiegò bene anche le ragioni per le quali era favorevole : 'Vogliamo che i ragazzi al sesso ci arrivino con consapevolezza, nel rispetto di se stessi e dell'altrò. Insomma - prosegue Rovasio -, parole di buon senso che andrebbero spiegate con interventi mirati in tutte le scuole d'Italia, così come già avviene nelle scuole pubbliche di tutta Europa, dove le macchinette dei preservativi sono affiancate a opuscoli di informazione". "In Italia - conclude - le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento anche tra i minori e Roma ha, insieme a Milano, la percentuale più alta d'Italia. Occorrerebbe buon senso e responsabilità e l'avvio di campagne mirate di educazione e informazione sessuale in tutte le scuole con distribuzione gratuita di preservativi".

Anche Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Roma esprime la sua vicinanza al professore: “Esprimiamo la più sincera vicinanza al professor Petrucci per l'incredibile atto di discriminazione subito, per aver votato a favore dell'installazione dei distributori di condom all'interno del liceo scientifico Keplero, dove prestava l'incarico di professore di religione.”

Peciola è anche il primo firmatario della mozione per il sostegno a campagne di informazione per le malattie sessualmente trasmissibili nelle scuole. "E' gravissimo poi l'atto di persecuzione, di cui è stato oggetto Petrucci perché da omosessuale aveva preso parte ad alcune manifestazioni per i diritti dei gay - prosegue Peciola -. Il professore ha messo al centro della sua azione educativa i principi deontologici che orientano il lavoro dell'insegnante. L'educazione dei ragazzi al rispetto e all'amore verso se stessi e verso gli altri è un atto di alta professionalità che va valorizzato. La misura oscurantista di cui è vittima il professore - aggiunge - non è compatibile con uno Stato laico e civile. Tutta la politica deve agire per far rientrare un provvedimento che rappresenta un grave attacco alla scuola laica e alla dignità e professionalità del professor Petrucci".
 

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