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Decentramento di Ostia: domani la delibera, ma è già polemica

La giunta comunale domani in XIII municipio per presentare e discutere la delibera sul decentramento amministrativo di Ostia. Le associazioni del territorio però insorgono e parlano di “concentramento degli affari del XIII municipio”

Una giornata storica per Ostia oppure la messa in scena di un finto decentramento amministrativo. E' polemica sulla seduta della giunta comunale che domani si terrà nel XIII municipio e in cui dovrebbe essere presentata e discussa la delibera che assegna poteri speciali ad Ostia e al suo territorio. Se infatti Alemanno usa toni entusiasti per quanto accadrà domani, le associazioni del territorio attaccano il sindaco, parlando di messa in scena.

Il Sindaco Alemanno annuncia per domani un passo in avanti importante per l'attesa delibera: “Abbiamo preparato una delibera e continuiamo a lavorare per dare maggiore autonomia a Ostia. La sua realtà particolare merita un riconoscimento di autonomia. Domani sicuramente ci sarà questo passo in avanti per il decentramento ad Ostia".

La delibera, annunciata già per fine luglio prima e metà settembre poi, è stata rinviata a domani. Ancora sconosciuti i contenuti di questo decentramento che però in una nota congiunta l'urbanista Paola De Jesus, la coordinartrice del circolo Pd Nuova Ostia Sabrina Giacobbi e Simona Mignozzi, referente Italia dei Valori XIII municipio, nonchè le associazioni Comitato Civico Entroterra XIII e Labur XIII, non faticano a definire “un finto decentramento”.

“Alemanno ha imposto a un Municipio inutile e passivo come quello Tredicesimo, le scelte di Roma”, spiega la nota. “Lo ha sporcato con il Polo Natatorio e gli impianti privati (abusivi) dei Mondiali di Nuoto, con l'ordinanza di sgombero forzoso su Via Marino Fasan, con le scellerate previsioni urbanistiche del Piano Casa e con tanto altro ancora. Ora domani finge di lavarsi le mani venendo ad Ostia con un finto decentramento amministrativo, di cui nessuno conosce i contenuti. Ma l'acqua sporca rimarrà sempre a noi cittadini abitanti del territorio”.

Nella nota viene ripercossa la storia del decentramento amministrativo e viene ricordato come padre del provvedimento sia “Marco Pannella, eletto nei primi di Agosto del 1992, appena dopo lo scioglimento prefettizio causato da vicende di tangenti. Regnava come sindaco di Roma, Franco Carraro e l’assessore al decentramento, era il dc Mauro Cutrufo, si proprio lui, quello che oggi (da vice-sindaco) ci parla dell'ovovia tra l'Eur ed Ostia per mezzo dell'Arch. Iannicelli”.

Le attenzioni delle associazioni si concentrano sull'assessore alla Scuola e alle Politiche Sociali della giunta municipale di Vizzani, Lodovico Pace che nel 1992 era consigliere missino e criticava i poteri speciali attribuiti ad Ostia sostenendo, si legge nella nota “che lo  statuto speciale per Ostia fosse solo il frutto di quanto accaduto negli ultimi due anni (autoscioglimento e tangentopoli)”.

Lo stesso Pace si interrogava sull'azione di Pannella contro l'abusivismo dell'Infernetto. “E' singolare”, affermano le associazioni del XIII nella nota, “che a quel tempo sempre Lodovico Pace, da semplice consigliere, si interrogasse sui metodi applicati per combattere gli 'abusivi' dell'Infernetto e che invece oggi (da Assessore alle Politiche Sociali) non abbia nulla da dire sugli sgomberi silenti che stanno avvenendo in Via Fasan”.

La nota si chiude polemicamente: “Dal decentramento al concentramento: degli affari nel XIII Municipio. E con i progetti del secondo Polo Turistico, del waterfront ma anche con i prossimi rinnovi delle concessioni demaniali ai balneari, ne vedremo delle belle”.
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