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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La statua di Giovanni Paolo II? Rimarrà dov'è e sarà completata

La decisione è arrivata dopo l'esame della Commissione Tecnica voluta da Alemanno. Il monumento non verrà rimosso ma completato dal suo autore

Meta di pellegrinaggi e di visita per i turisti, luogo di preghiera per i romani. Dopo tante polemiche, il monumento dedicato a Papa Giovanni Paolo II situato davanti la Stazione Termini non deve essere rimosso ma completato dal suo autore sotto la Direzione Tecnico-Scientifica della Sovraintendenza Capitolina. E' quanto ha stabilito la Commissione tecnica incaricata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno che aveva come obiettivo la valutazione complessiva del Monumento “Conversazioni” di Oliviero Rainaldi dedicato al Beato Papa Giovanni Paolo II. A comporre la commissione uno staff di esperti e studiosi come Umberto Broccoli, Sovraintendente capitolino, il professor Francesco Buranelli segretario della Pontificia Commissone per i Beni Culturali della Chiesa, il professor Giovanni Carbonara, Direttore della Scuola di specializzazione in beni Architettonici e del Paesaggio per lo studio e il restauro dei monumenti dell’Università La Sapienza, la professoressa Maria Vittoria Marini Clarelli, Direttore della Soprintendenza alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.

GLI INTERVENTI: L'opera dovrà essere quindi completata attraverso alcuni interventi. Occorrerà rifare la testa, ritoccare la patina del monumento, modificare il mantello in 3 parti, rialzare di 20/30 centimetri la base di sostegno della struttura, riposizionare la sul basamento in posizione leggermente arretrata rispetto all’attuale.

Statua del papa Giovanni Paolo II a Termini



LA SITUAZIONE DEL MONUMENTO: I Commissari hanno analizzato e studiato la situazione del monumento, considerando attentamente sia gli aspetti tecnico-artistici sia le ripercussioni culturali, mediatiche e devozionali che l’opera ha provocato nell’opinione pubblica fin dal momento della sua inaugurazione. Peraltro il monumento è stato tenuto subito sotto osservazione stretta dai tecnici di Sovraintendenza a causa di alcune criticità riscontrate al momento della messa in opera. Si è verificato, infatti, un deterioramento della patina di rifinitura, in parte disciolta, in parte pulverulenta al tatto, non aderente alla superficie e sollevata a scaglie, che ha provocato una vistosa mutazione cromatica della parte esterna della statua e portato a vista le saldature. Inoltre si è notata una fessurazione del bronzo in corrispondenza della saldatura della testa sulle spalle; ciò ha fatto sì che l'acqua piovana filtrasse sulla superficie interna.

Dal confronto fra le immagini di due bozzetti preparatori con quelle della statua è emerso, infatti, come il risultato finale della fusione in bronzo sia diverso da quello che era il progetto dell’artista. L’opera appare modificata e appesantita a causa di semplificazioni eccessive avvenute nel corso della fusione. Questi problemi possono essere derivati dai tempi molto ristretti per l’esecuzione dei lavori di fonditura e finitura, che dovevano terminare entro la data di Beatificazione del Pontefice.  

Lieto fine, dunque, per la tanto discussa statua per la quale, grazie al monitoraggio 24 ore su 24 delle telecamere di sicurezza, la Commissione ha anche constatato che il monumento è ormai divenuto oltre a meta di pellegrinaggi e di visita, anche luogo di richieste di grazie rivolte al Beato.

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