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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sciopero: manifestanti in tenda a Piazza Navona

Hanno montato alcune tende a Piazza Navona e intendono trascorrere la notte all'aperto per contrastare, fino all'ultimo minuto, l'approvazione della manovra del governo

Il battesimo di un autunno di lotta? Forse. Di certo c'è l'intenzione di non fermarsi con lo sciopero di oggi. Obiettivo? Essere presenti al verdetto finale: il voto di fiducia al senato per l'approvazione della nuova finanziaria. Bandiere che attorniano il Nettuno, striscioni di protesta sparsi per la piazza, un palco e tende da campeggio, dove alcuni manifestanti passeranno la notte. A separare i giacigli da Palazzo Madama solo qualche camionetta delle forze dell'ordine. "Lo sciopero è riuscito ma non finisce qui. La giornata di oggi è solo l'inizio di una mobilitazione straordinaria". A parlare è Maurizio Landini, segretario generale della Fiom Cgil che, dal palco di piazza Navona allestito alla sinistra della fontana dei Quattro Fiumi, incita i manifestanti a non fermarsi. Sì perché, se il corteo che ha invaso la capitale si è ufficialmente concluso, la protesta va avanti. 

"Passeremo la notte qui in queste tende che abbiamo montato e domani ci saremo per dire 'no'". Sono le parole di Francesco Staccioli, dell'esecutivo nazionale e regionale USB, che, insieme con i movimenti e i sindacati aderenti a "Roma Bene Comune" ha organizzato il presidio notturno. "Abbiamo deciso di rimanere a dormire in Piazza Navona per dire un no convinto a questa manovra ingiusta - annuncia Pio Congi, dell'Usb - domani mattina ci daremo il cambio e resteremo almeno fino al pomeriggio". "Abbiamo saputo che l'approvazione è prevista per domani pomeriggio - gli fa eco Bartolo Mancuso, di 'Action Uniti contro la crisi' - e invitiamo tutti a venire in piazza a partire dalle 17 di domani".

I nodi critici del maxiemendamento? "Innanzitutto il fatto che per una crisi che è puramente monetaria si va a fare a pezzi i diritti dei lavoratori - ci spiega Staccioli - e poi stiamo assistendo a un vero e proprio attacco alla previdenza e allo stato sociale che non fa altro che indebolire quelli che sono già poveri e già deboli". Ma Francesco, come molti in piazza, la fiducia alla manovra la dà per scontata. "Sappiamo bene che l'emendamento passerà e siamo qui apposta per dare concretezza, serietà e continuità alla protesta di oggi - ci spiega - siamo all'inizio di un percorso che mira a ribaltare quello che è un vero e proprio attacco allo stato sociale".

Manifestanti a piazza Navona 6 settembre 2011


 

 

 

 

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