rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Centro

Omicidio al Colosseo: dietro l'esecuzione l'ombra della n'drangheta?

L'esecuzione sarebbe maturata negli ambienti del gioco d'azzardo. Tanti ancora i misteri irrisolti. Perchè i due, residenti a Bologna, si trovavano nella Capitale? E perchè Sestito si è costituito immediatamente

“Meglio che io mi costituisca prima che mi facciano fuori”. Sono queste le parole che Vincenzo Sestito, il 27enne killer che ha ucciso il 64enne Mario Bonassi in largo Corrado Ricci nella notte tra venerdì e sabato, ha pronunciato al tassista che l'ha accompagnato alla caserma di piazza Venezia. Un'esecuzione in piena regola, giunta probabilmente al termine della lite. Bonassi, forse, non si aspettava la pistola.

Un omicidio nato negli ambienti del gioco d'azzardo secondo gli inquirenti, anche se quelle parole del Sestito fanno pensare che dietro vi possa qualcosa di più grosso, legato alla N'drangheta.

Il 27enne Sestito, di origini calabresi, era stato processato e assolto a Rimini nel 2008 per associazione a delinquere di stampo mafioso, in una inchiesta della Dda di Bologna sulla 'Ndrangheta che gestiva bische clandestine in Romagna. Più recentemente, ha lavorato in un punto scommesse a Bologna, legale, ma chiuso qualche settimana fa per irregolarità dalla Polizia amministrativa.

La vittima era nata invece a Grizzana Morandi sull'Appennino bolognese e risiedeva a Bologna città. Era incensurato ma 2-3 anni fa venne coinvolto in un'operazione con cui la Polizia chiuse una bisca clandestina. L'uomo sarebbe stato tra i gestori della bisca.

I misteri legati all'omicidio sono diversi. Oltre al movente, tutt'ora sconosciuto, i carabinieri infatti vogliono capire il perché i due si trovassero nella Capitale. Inoltre è da capire il perché Sestito si sia costituito immediatamente, preferendo il carcere alle ritorsioni di chi era fuori.


Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio al Colosseo: dietro l'esecuzione l'ombra della n'drangheta?

RomaToday è in caricamento