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Chiude il bar di Vezio, la storica latteria del Pci: lui è malato e solo

La storica latteria di Vezio, dopo lo sfratto da via de Delfini chiude anche il locale a Tor Di Nona: Vezio è malato. Da lui è passato il Pci romano e italiano, ma ora è solo e non ce la fa

Chiude il Bar di Vezio, uno degli ultimi simboli romani di quel Pci che da tanto non c'è più, così come quella latteria storica, vicino a via delle Botteghe Oscure, la sede del partito che Vezio ha sempre sostenuto con bandiere, cimeli, racconti e fede, quella incrollabile dei compagni di una volta.

Vezio, in realtà, aveva già chiuso, almeno la sede storica in via dei Delfini 23, per spostarsi nel 2003 in un nuovo locale a via di Tor di Nona dopo essere stato sfrattato dal suo storico bar, aperto nel 1911. Ora ha chiuso anche il nuovo locale togliendo la luce a quegli ultimi sospiri di un Pci in decomposizione nella memoria dei romani. I cimeli di quegli anni sono chiusi nel bar: bandiere, foto, dediche, ricordi e Matrioske, tutto lì offuscato dalla povertà e dalla malattia. Vezio dopo aver dato da bere alla sinistra romana per una vita rimane solo, 68 enne, malato di Parkinson e diabete e senza pensione.

La sua storia è portata alla luce è Alessandro Di Leginio, un assistente penitenziario che da un mese si occupa e preoccupa di lui e che spiega che il bar, Vezio l'ha dovuto chiudere proprio per le sue condizioni di salute precarie, perché non ce la faceva più e che ora sta cercando di ottenere la pensione per riuscire a vivere.

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