Il monopattino elettrico può davvero rappresentare un’opportunità sostenibile alla mobilità di Roma? Gli appassionati non hanno alcun dubbio, soprattuto da quando l’emendamento che li riguarda presentato al bilancio è stato approvato: dal primo gennaio, bici e monopattini elettrici, sono stati equiparati e possono quindi viaggiare anche per le strade della città.
Un traguardo atteso e che porterà, si pensa, ad un’esponenziale aumento di questo mezzo elettrico per le strade della Capitale. Un po’ come si può vedere in altre capitalo europee o nelle metropoli statunitensi. L’entusiasmo è tale che “Monopattini romani” - tra loro anche l'assessore alla Mobilità del VII municipio, Salvatore Vivace (M5S) - hanno deciso di organizzare una passeggiata che, dal Pincio, ha visto sfilare una quarantina di persone a bordo del monopattino passando poi da piazza del Popolo, la ciclabile sotto al lungotevere, il ponte della musica.
“Aspettavamo una sperimentazione e invece è arrivata questa bella novità, e ora siamo stati ‘liberati’ - dice Rocco Tucci, uno degli amministratori di ‘Monopattini romani’ -. Da quando lo uso per andare al lavoro sono già felice, posso portarlo in ufficio, non ho problema di parcheggio, il risparmio economico e di tempo è davvero notevole”. “Io lo utilizzo per fare il cosiddetto ultimo miglio perché vivo fuori Roma - spiega invece Luca Scaramuzzo, sempre di ‘Monopattini romani’ -, basta tenerlo nel bagagliaio dell’auto, parcheggiare anche molto lontano e fuori dalla fascia blu dei parcheggi e arrivare a destinazione col monopattino, rilassato”.
Il casco non è obbligatorio ma consigliato. Bisogna prestare maggiore attenzione alle buche perché a differenza di una bicicletta bisogna tenere maggiore equilibrio e ovviamente, tra i consigli dati, quello di rispettare il codice della strada. E il monopattino sarà davvero destinato a diventare opportunità. Non solo per chi lo usa, ma anche per una città ingolfata dal traffico e che convive con uno smog sempre ad alti livelli di attenzione.