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Bonus auto 2022, come funziona e chi può richiederlo

In cosa consistono gli incentivi e chi ne può beneficiare

Con la firma del DPCM da parte del premier Mario Draghi e l'imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, nella giornata di lunedì 16 maggio, parte l'operazione "incentivi verdi", ossia l'introduzione di incentivi auto e moto per i veicoli elettrici e non solo.

Gli sconti variano dai 2000 euro previsti per i veicoli con motori tradizionali a basso impatto, ai 5000 euro per le auto elettriche, con la rottamazione di un mezzo inferiore alla classificazione Euro 5. Ma vediamo bene, nel dettglio, in cosa consistono i nuovi incentivi e chi può richiederli:

Gli incentivi verdi

I fondi stanziati dallo Stato potranno essere utilizzati per auto elettriche, auto ibride plug-in, auto termiche, vetture commerciali N1 e N2 elettrici, motocicli e ciclomotori elettrici e ibridi, motocicli e ciclomotori termici.

Gli sconti previsti sono i seguenti:

  • 5.000 euro con rottamazione e 3.000 euro senza rottamazione per per auto elettriche
  • 4.000 euro con rottamazione e 2.000 euro senza rottamazione per auto ibride plug-in
  • 2.000 euro solo con rottamazione per auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl

Chi può richiedere gli incentivi auto

A poter usufruire degli incentivi sono nello specifico alcuni veicoli che rientrano in determinate categorie (come detto sopra) e in un tetto di spesa massimo. Nel dettaglio ecco di quali autovetture si tratta:

  • veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore a Euro 6 (fascia 0-20 g CO2 per Km) con prezzo pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, un contributo di 3000 euro e ulteriori 2000 euro se contestualmente viene rottamato un veicolo omologato di classe inferiore a Euro 5.
  • veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi (g) di anidride carbonica (CO2) per chilometro (Km), con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa, un contributo di euro 2.000 e di ulteriori euro 2.000 se è contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5;
  • veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non inferiore ad Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi (g) di anidride carbonica (CO2) per chilometro (Km), con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, un contributo di euro 2.000 se è contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 5;
  • veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, nuovi di fabbrica, non oggetto di incentivazione ai sensi della lettera e), omologati in una classe non inferiore ad Euro 5, a condizione che sia praticato dal venditore uno sconto pari ad almeno il 5 per cento del prezzo di acquisto, un contributo del 40 per cento del medesimo prezzo d’acquisto, fino ad un massimo di euro 2.500 se è contestualmente rottamato un veicolo di categoria euro 0, 1, 2, o 3 ovvero un veicolo che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 2 aprile 2011;
  • veicoli elettrici nuovi di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e è riconosciuto un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo di cui al primo periodo è pari al 40 per cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 di cui si è proprietari o intestatari da almeno dodici mesi ovvero di cui sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare convivente;
  • veicoli commerciali di categoria NI e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica, con contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 4, è riconosciuto un contributo di 4.000 euro per i veicoli NI fino a 1,5 tonnellate; un contributo di 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate; un contributo di 12.000 euro per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate; è riconosciuto un contributo di 14.000 euro per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate. I contributi di cui alla presente lettera sono concessi in favore di piccole e medie imprese, ivi comprese le persone giuridiche, esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.

Bonus auto anche per car sharing e leasing

Gli incentivi dello Stato si rivolgono principalmente alle persone fisiche, ma - entro alcuni limiti - i contributi all'acquisto di automobili non inquinanti, riguardano anche il car sharing. Le società di car sharing potranno acquistare veicoli fino a 60 g/km di CO2 e dovranno utilizzarli nelle flotte condivise per almeno 24 mesi. A tali aziende viene destinato solo il 5% dei fondi della fascia 0-20 e il 5% della fascia 21-60.

Incentivi per auto commerciali

Sebbene il Bonus auto 2022 escluda le persone giuridiche, è fatta eccezione - oltre che per le aziende car sharing - anche per le piccole e medie imprese che esercitano l’attività di trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi. Queste possono richiedere gli incentivi per acquistare veicoli commerciali N1 e N2 nuovi, rigorosamente elettrici. Il contributo viene concesso con la contestuale rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4.

Incentivi per motocicli e ciclomotori

Rientrano nel Bonus auto 2022 anche ciclomotori e motocicli appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7. Per questi vericoli è previsto un contributo del 30% sul prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro; oppure del 40% fino a 4.000 mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3. Vi rientrano anche motocicli e ciclomotori elettrici, a fronte di uno sconto del rivenditore del 5%, contributo del 40%, fino a un massimo di 2.500 euro, sul prezzo d’acquisto di un motociclo o ciclomotore termico nuovo di fabbrica e almeno Euro 5, con rottamazione di una moto da Euro 0 a Euro 3.

Il DPCM sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì 16 maggio. Dopo la pubblicazione ufficiale si potrà richiedere il bonus nelle concessionarie auto e modo, ma, per prenotare i contributi, sarà necessario attendere l'attivazione della piattaforma del MISE che, molto probabilmente, sarà disponibile a fine mese (forse dal 25 maggio).

Fonte Today.it

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