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VIDEO | Lungotevere dei Sangallo, al via la rimozione dal fiume di un vecchio relitto

Le operazioni di bonifica lunedì 8 ottobre nel tratto di Tevere compreso fra il ponte Mazzini e ponte Principe Amedeo Savoia d'Aosta

Gru, sommozzatori, uomini della Capitaneria di porto e delle forze dell’ordine. Avviato stamattina l'intervento di rimozione di tre porzioni di un relitto galleggiante semi sommerso nel tratto di fiume che insiste proprio nel centro storico della Capitale, poco distante dal ponte Principe Amedeo Savoia d'Aosta. Iniziativa che fa parte di un protocolo che ha come obbiettivo il riprino ambientale del fiume Tevere, siglato lo scorso anno da tutti i soggetti istituzionali competenti: Regione Lazio, Autorità di Bacino, Autorità di Sistema portuale e Comuni di Roma Capitale e Fiumicino.Le operazioni sono coordinate dalla Guardia Costiera di Roma Fiumicino. 

“Il nostro lavoro è iniziato con il censimento del fiume e che ha portato alla luce 22 scafi in evidente stato di fatiscenza e abbandono per i quali è necessaria la rimozione e bonifica - spiega Filippo Marini, comandante della Capitaneria di porto di Roma e Fiumicino - sono operazioni complesse che vanno coordinate con cura, con l’ausilio di mezzi adeguati. L’obbiettivo è quello di salvaguardare l’aspetto ambientale, ma anche quello della sicurezza visto che sono tratti di fumo navigabili”. Operazioni che andranno avanti nei prossimi giorni, per poi proseguire nei prossimi mesi su tutta la tratta del Fiume Tevere interessata e nel territorio del comune di Fiumicino.

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