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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tartarughe, annata record: per la prima volta nascite anche nella costiera romana

Sono già sessanta le tartarughe marine nate sul litorale romano

Sono sessanta le uova di Caretta caretta che si sono già schiuse a Castelporziano. Un appuntamento senza precedenti per la costa romana che, fino ad oggi, aveva potuto vantare solo alcune deposizioni di tartarughe marine. Mai delle nascite.

Le nuove arrivate

Tra il 19 ed il 20 agosto, sulla spiaggia capitolina, sono arrivati 60 nuovi esemplari. Le cinque tartarughine che hanno rotto il guscio, “sono quelle nate dal nido traslocato da Ostia nella tenuta presidenziale di Castelporziano e si aggiungono alle 55 nate nella notte precedente”ha fatto sapere da ParchiLazio. Ed è un record assoluto che, vale la pena ricordarlo, è destinato a migliorare. 

Due nidi a Roma

Sono infatti due i nidi di Ostia e la prossima schiusa è prevista entro la fine di agosto. In tutto le uova depositate lungo il litorale romano sono state duecento. Ma non sono le uniche che, la tartaruga marina, ha lasciato sulla costa della nostra regione. “Con 8 nidi individuati, questa è una nuova annata record per le coste del Lazio, dopo i 6 del 2020” ha fatto sapere la Regione Lazio.

Anche a Terracina

“Attualmente è il momento della schiusa del nido deposto a Terracina (LT), dove ieri sera (22 agosto ndr) sono nate le prime 32 tartarughine, mentre altri nidi aspettano la schiusa verso metà settembre”. La comparsa della Caretta caretta nel Lazio risale al 2016. A Roma però non erano ancora stata documentata la schiusa delle loro uova. 

L'innalzamento delle temperature

La novità del 2021 porta a due considerazione. La prima riguarda il miglioramento della rete di monitoraggio TartaLazio, istituita dalla Regione LAzio e coordinata da Luca Marini. La seconda, come ha sottolineato lo stesso ente governato da Nicola Zingaretti , testimonia  “il drammatico innalzamento delle temperature delle acque marine innescato dai cambiamenti climatici che ha portato questi animali a spingersi sempre più a nord in cerca di spiagge da colonizzare”.

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