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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rapporto ecomafie 2017: Roma terza provincia d'Italia per reati nel ciclo dei rifiuti

Rifiuti e illegalità: Lazio e Roma al terzo posto come peggiore regione e peggiore provincia in Italia secondo il Rapporto Ecomafia 2017 di Legambiente. 533 le infrazioni nel Lazio, 199 solo a Roma. Ed è allarme incendi.

Rifiuti e illegalità: Lazio e Roma al terzo posto come peggiore regione e peggiore provincia in Italia. È quanto emerge dal Rapporto Ecomafia 2017 di Legambiente presentato oggi alla Camera dei Deputati. 533 sono le infrazioni registrate nel Lazio, per un totale di 564 denunce, 19 arresti e 180 sequestri. Un terzo - 199 - riguarda la sola Capitale, che si piazza quindi al terzo posto come peggior provincia in termini di illegalità nel ciclo dei rifiuti. “Ciò dimostra quanta strada ci sia da fare e quale urgenza le amministrazioni devono avere nell'avviare un ciclo sano e virtuoso dei rifiuti”, commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio. “I numeri raccontano comunque di una forte presenza ecomafiosa nel Lazio”. Tra le peggiori dieci province si registra anche Frosinone, che vede 101 infrazioni e “porta a casa” il 9° posto.

Illegalità ciclo dei rifiuti: Lazio e Roma ancora in trincea

“Ancora troppi rifiuti sono smaltiti illegalmente”, si legge nel report. “Ogni giorno che passa senza estensione del porta a porta, dei centri di riuso sani e di un’impiantistica adeguata, è un giorno in più per le ecomafie”. L’appello ai comuni è quello di “monitorare maggiormente il territorio anche contro l'abusivismo edilizio. Bene l'accordo della Regione Lazio con la Corte d'Appello di Roma a contrasto degli ecoreati, ma si metta in campo anche l’Osservatorio Ambiente e Legalità come strumento in più per i cittadini”.

Quarto posto, invece, per il Lazio per i reati legati al ciclo del cemento e all’abusivismo edilizio: 375 le infrazioni accertate nel 2016 a fronte di 514 per l’anno precedente, con 462 denunce e 162 sequestri. La peggiore provincia è Latina, al primo posto in regione con 144 infrazioni e al quinto a livello nazionale.

Incendi: "Piaga per il territorio, saranno sempre più devastanti"

Mentre le cronache parlano ormai ogni giorno di incendi dolosi e colposi, il Lazio registra per il 2016 il quarto posto con 436 infrazioni, 20 denunce, 3 arresti e 1 sequestro. Il numero delle infrazioni è rimasto praticamente immutato: nel 2015 erano state 440. “I numeri sull’abusivismo edilizio scendono positivamente nel Lazio ma bisogna aumentare ulteriormente i controlli e le denunce per azzerare questa piaga che ha devastato i territori. Sono rimaste le stesse invece le cifre degli incendi dolosi e colposi, con l’aggravante che questi incendi sono e saranno sempre più devastanti vista l’evidente diminuzione degli eventi piovosi che stiamo vivendo.

Il Lazio porta a casa quest’anno il primato per i reati di corruzione ambientale, passando dal terzo posto del precedente rapporto Legambiente al primo. Sono stati 391 gli arresti registrati nella regione tra il 1 gennaio 2010 e il 31 maggio 2017, con 401 le denunce e 35 sequestri. Primo posto anche per reati e furti ai danni del patrimonio storico-archeologico: 80 i furti registrati dal report di Legambiente per il 2016. 

Tanti i reati anche contro la fauna: 471 infrazioni registrate lo scorso anno assegnano alla regione il sesto posto in graduatoria nazionale secondo il rapporto d Legambiente. 410 sono state le denunce, con 2 arresti e 88 sequestri. Anche qui Roma, con 300 infrazioni, porta a casa un 3° posto come peggiore provincia. 

Legambiente: ecoreati in diminuzione a due anni dalla legge

Anche quest’anno Legambiente conferma in tutto il territorio nazionale - e quindi anche nel Lazio - un trend positivo, con una riduzione della quantità di infrazioni ambientali: è, dice l’associazione, l’effetto positivo della legge sugli ecoreati a due anni dalla sua entrata in vigore nel codice penale. 28 sono state le infrazioni comminate nel Lazio per effetto della legge 68/2015 sui reati ambientali, con il coinvolgimento di 3 persone giuridiche, 35 persone note denunciate e 11 sequestri.

I reati ambientali accertati in tutta Italia per il 2016 sono stati 25.889: 71 al giorno, tre ogni ora. Il fatturato delle ecomafie, a livello nazionale, vale secondo Legambiente 13 miliardi: si tratta del -32% rispetto al 2016. Secondo il report, grazie “soprattutto alla riduzione della spesa pubblica per opere infrastrutturali nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso e al lento ridimensionamento del mercato illegale”.

Per numero di reati complessivi, la regione Lazio è al quinto posto, subito dopo quelle a tradizionale presenza mafiosa: è la prima nel centro Italia, con 6,1 infrazioni accertate al giorno, 2.241 per tutto il 2016 per un totale di 1815 denunce, 25 arresti, 448 sequestri. Il dato complessivo dei reati ai danni dell’ambiente vede un lieve calo rispetto al 2015, quando ero state registrate 2.430 infrazioni.
 

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