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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Orti urbani: in attesa del regolamento comunale premiate le esperienze romane

Gli spazi verdi riconquistati diventano un modello EU

I vantaggi che gli orti urbani possono portare sul territorio sono evidenti. Laddove sono stati realizzati, si sono rigenerate aree altrimenti inutilizzate. E si sono creati rapporti solidali che, spesso, hanno avuto ricadute positive sul tessuto sociale. 

Un modello da diffondere

A Roma, grazie ad un particolare progetto Europeo, si sono già sviluppate alcune esperienze. Ora, sulla scorta dei risultati ottenuti, sarà possibile replicarle in altre città europee." La Capitale – fa sapere la Sindaca –  potrà concorrere, insieme ad altre 96 città europee su un totale di circa 500 metropoli, all’assegnazione di un ulteriore finanziamento per trasferire le proprie strategie di rigenerazione urbana in altri contesti socio-geografici e per accogliere a sua volta quelle ideate all’estero".

La vetrina europea

Secondo l'assessore allo sviluppo econominco Adriano Meloni, la partecipazione di Roma al programma europeo Urbact rappresenta "un’ottima vetrina per la promozione di Roma Capitale in qualità di 'resilient urban agriculture city'. Le nostre buone pratiche ambientali e di innovazione urbana hanno riscosso molto successo, tanto da suscitare l’interesse di città come Riga, La Coruña e Torun, che vorrebbero replicare i nostri modelli di orti urbani". I modelli seguiti sono stati implementati in tre municipi di Roma, ovvero il II il IV ed il IX. Per quest'ultimo, è valida l'esperienza di Casal Brunori, dove grazie al finanziamento Europeo del progetto Sidigmed, sono stati creati  96 lotti da 36 mq ed 11 da 48mq. Circa la metà di questi lotti, sono gestiti in maniera condivisa. Dunque a benefiare di questo finanziamento, sono oltre 150 persone.

L'esperienza di Casal Brunori nel IX Municipio

"Da noi – ha spiegato Filippo Cioffi, il cittadino che più d'ogni altri ha seguito il lavoro svolto – si è sperimentato un modello di governance che ha prodotto ricadute positive sulla riqualificazione urbana, ma anche sul tessuto sociale. Gli orti sono stati una sorta di volano, che ha ingenerato un processo virtuoso". Una scelta rivelatasi vincente, perchè "il nostro modello, presentato al festival di Tallinn  è stato premiato e che così la stessa amministrazione comunale potrà concorrere, insieme ad altre 96 città europee, all'assegnazione di un ulteriore finanziamento".

In attesa del regolamento sugli orti urbani

La positiva esperienza degli orti urbani, si inserisce in un quadro in cui però manca ancora la cornice. Serve cioè quel regolamento sugli orti di cui la Capitale non si è mai dotata. Nel frattempo però, l'assessora all'ambiente Pinuccia Montanari ricorda le altre iniziative messe in campo. Il progetto "1000 orti per 100 giardini" finalizzato "ad integrare l'attività didattica nelle scuole". Come ha ricordato Montanari l"'obiettivo è rilanciare la salvaguardia della biodiversità e progetti di convivenza con la natura e tra le persone". In modo guardare con fiducia ad " un futuro sostenibile ed a misura di ambiente". I finanziamenti europei e la vetrina internazionale, hanno consentito di raggiungere i primi risultati. Adesso occorre elaborare il regolamento degli orti urbani in città.

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