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L'anello ferroviario chiude alle auto: si entrerà solo con i bonus o pagando

La "rivoluzione" è contenuta nel piano del traffico presentato a gennaio. Entro fine anno l'approvazione in aula. Obiettivo: ridurre il numero delle auto in centro

"Marino vuole una città solo per ricchi: dal 2017 pedaggio per entrare dentro l'anello ferroviario. Fermiamolo prima. Adesso basta". A parlare è l'ex sindaco Gianni Alemanno attraverso il suo profilo twitter. Anche lui, come tanti romani, questa mattina ha letto Il Messaggero, apprendendo che - citiamo il titolo del quotidiano di via del Tritone - ci sarà un "pedaggio per entrare dentro la città. Sarà installata ztl sull'anello ferroviario". La rivoluzione per il traffico ha anche una data: il 2017.

L'articolo de Il Messaggero fa riferimento ad una cosa nota e di cui si è più volte scritto, ovvero il Piano del traffico, presentato lo scorso gennaio e approvato con una memoria di giunta a marzo. L'approvazione definitiva della delibera in giunta dovrebbe avvenire entro fine mese ed entro fine anno ci sarà, questo l'auspicio dell'assessore Improta, il sì dell'Aula Giulio Cesare.

La rivoluzione, datata 2017, è stata quindi già ampiamente annunciata. Nel piano del traffico infatti, riguardo alla zona 2 (Vedi foto), quindi all'anello ferroviario, si legge: "Regolazione degli accessi con mezzi privati; revisione della sosta tariffata; riorganizzazione distribuzione merci; realizzazione dele isole ambientali; individuazione di percorsi pedonali; riorganizzazione della rete tpl; sviluppo sistemi di car e bike sharing".

Un piano chiaro, tanto che la "rivoluzione" è già iniziata con gli aumenti per la sosta tariffata e per la ztl, con l'avvio e il rafforzamento del car sharing e bike sharing, con la realizzazione delle isole ambientali e l'avvio di percorsi pedonali. Il punto sicuramente più importante è quello della regolazione degli accessi con mezzi privati. Improta a gennaio aveva parlato di bonus di ingressi: "Tutte le targhe avranno associato un bonus ingressi che andremo a quantificare. Ad esempio a Milano con l'Eco-pass sono 40. L'uso di questo bonus se sarà virtuoso non determinerà un costo per i cittadini. Se invece il cittadino non accetterà di modificare i propri comportamenti e prenderà sempre l'auto dal lunedì al venerdì è evidente che sarà costretto a pagare".

Passati dei mesi, il progetto ha preso forma. I bonus, l'ecopass, che permetteranno ai residenti l'accesso ai residenti nell'anello ferroviario dovrebbero essere 120 e non 40 come Milano. Molti di più, ovviamente, per i residenti all'interno dell'anello ferroviario. I bonus verranno conteggiati attraverso i passaggi davanti a delle telecamere. Verrà scalato un bonus se si passerà in orari non di massimo afflusso, due se se si passerà in ore di punta. In pratica il principio annunciato da Improta il 29 gennaio: se il cittadino prenderà sempre l'auto sarà costretto a pagare". Infatti una volta esauriti i bonus si pagherà a seconda della tipologia di vettura, con importi ancora da stabilire.

L'obiettivo dell'assessore alla Mobilità e della giunta Marino è quello di combattere l'uso delle auto. Anche ieri, nel corso della presentazione della settimana per la mobilità, l'assessore spiegava: "Ogni anno perdiamo 135 mln di ore a causa del traffico. Roma è una città dove, sempre ogni anno ci sono 20mila di incidenti con un numero elevatissimo di morti, parliamo di un centinaio. Numeri di una battaglia per la conquista di uno spazio quotidiano che ognuno di noi vuole occupare con la propria macchina. Nella nostra città abbiamo oltre 970 macchine per ogni mille abitanti. E' evidente che questa modalità ci porterà a bloccare la città di Roma. Un problema, comunque -ha precisato ancora l'assessore capitolino- che riguarda tutte le aree metropolitane. Noi come Roma Capitale ci facciamo carico di un modello di vivibilità di città completamente diverso e speriamo possa essere messo a disposizione delle altre città italiane".

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