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Bike sharing nel VI municipio: "Non sarà Parigi, ma ci stiamo lavorando"

E' stato inaugurato ieri il nuovo servizio di bike sharing provinciale nel VI municipio. Dieci biciclette elettriche e due postazioni, una in via di Torre Annunziata e l'altra in via dell'Acqua Bullicante. Accanto al taglio del nastro le polemiche

Dopo l'XI e il XXVII anche il VI municipio della capitale conquista il suo bike sharing. Due postazioni con colonnine di ricarica, una in via di Torre Annunziata e l'altra in via dell'Acqua Bullicante, 10 biciclette elettriche in tutto e la speranza, a fine "sperimentazione", di allargare il servizio su tutto il territorio. Ieri il taglio del nastro nella sede centrale del municipio, alla presenza del minisindaco Giammarco Palmieri, dell'assessore municipale alla mobilità Massimo Piccardi e del presidente della provincia Nicola Zingaretti. Il progetto è infatti finanziato da un bando di Palazzo Valentini per promuovere la mobilità sostenibile nei quartieri della città, bando che ha riguardato anche, insieme ai tre municipi romani, i comuni di Cave, Genezzano, Civitavecchia, Frascati, Albano e Percile per un finanziamento totale di 120 mila euro.

COME FUNZIONA - I 10 mezzi a pedalata elettrica assistita possono essere utilizzati, almeno in questa fase di partenza, dalle 8 e 30 alle 14,registrandosi presso il municipio per ottenere la tessera, gratuita, a validità annuale. L'abbonamento giornaliero costa 3 euro, quello settimanale di 5 giorni 10 euro. Un progetto agli albori con elementi importanti ancora da attuare: più biciclette, postazioni vicine ai servizi del territorio e  orari allargati anche alle fasce serali. E, chi lo presenta, sembra avere piena consapevolezza dello stadio ancora embrionale del servizio offerto.

"Le limitate risorse (€ 20.000) - spiega l'assessore Piccardi - sono state destinate per le infrastrutture: acquisto bici, colonnine di ricarica, coperture degli stalli". Con onestà si riconosce insomma che non siamo di fronte "a un un bike sharing modello Parigi", anche se l'intento di strutturarlo al meglio c'è, così come le 10 bici fiammanti con tanto di casco incorporato e borse "porta tutto" attaccate alla ruota. "Stiamo reperendo ulteriori risorse - prosegue l'assessore - per dotare ogni plesso scolastico di rastrelliere, acquistare altre bici, organizzare un'altra postazione presso la biblioteca Pigneto e per affidare il servizio a un operatore sociale per i vari adempimenti di rilascio, riconsegna e di ridistribuzione delle bici nei vari parcheggi. Sono consapevole che non è per niente facile, ma ci voglio provare".

Dello stesso avviso i presidenti Palmieri e Zingaretti che ribadiscono a più riprese la necessità di ampliare il progetto. "Il nostro sogno sarebbe riuscire a installare punti di raccolta per le bici in prossimità di scuole, servizi e snodi del trasporto pubblico, per facilitare gli spostamenti dei cittadini -  spiega Zingaretti - la perfezione sarebbe avere una postazione ogni chilometro". E, non dimentichiamolo, anche "una città che possa ospitare le biciclette".

Inaugurazione Bike Sharing nel VI municipio



IL BICIPLAN - Proprio sul tema 'piste ciclabili' nel VI municipio abbiamo chiesto lo stato dell'arte al minisindaco Palmieri. Com'è servito il territorio? "Abbiamo un biciplan municipale - ci chiarisce il presidente - approvato qualche anno fa, che delinea la rete ciclabile e, sulla base di quello, appena ne abbiamo la possibilità, interveniamo per costruitre tratti di piste". Tratti sì perché "farle tutte è improponibile". "Ad oggi quelli più consistenti sono: il percorso consigliato su via Prenestina, e un lungo tratto, con qualche interruzione, che da Piazza Mangano al Collatino giù fino alla fermata Serenssima della FR2, poi, passando da Viale Venezia Giulia, finisce dentro villa Gordiani".

Un percorso insomma che collega una parte importante del quartiere a "due servizi di mobilità pubblica, l'FR e il tram, a diverse scuole, al mercato Gordiani, all'ufficio postale e al municipio". E Torpignattara? In più occasioni il Cdq ha fatto presente l'"esclusione" del quartiere dagli interventi. "Purtroppo - continua Palmieri - fare le piste ciclabili non è semplice, e non dico tecnicamente ma a livello di permessi. Per fare un tratto devi avere l'ok dei vigili sulle misurazioni, larghezza della strada e sicurezza, e purtroppo spesso si incontrano ostacoli che ti impediscono di portare a termine i lavori". Detto questo, anche qui, gli intenti ci sono, bilancio e burocrazia permettendo. D'altra parte, mentre nel parcheggio si festeggia il nuovo bike sharing c'è qualcuno che a chiamarlo così non ci sta.

LE POLEMICHE - "Da Rutelli a Zingaretti la cricca dei verdi furbetti, dai motorini elettrici alle bici ecco l'ennesima patacca verde". Così recita lo striscione appeso davanti alla sede municipale di via di Torre Annunziata che richiama alla memoria un vecchio servizio di Striscia la Notizia che denunciava un presunto spreco di soldi pubblici utilizzati dal vecchio sindaco di Roma per motorini elettrici abbandonati e mai utilizzati. Una linea di continuità con l'attuale amministrazione secondo il gruppo di consiglieri pidiellini del VI municipio che da giorni lamenta quelle che sarebbero evidenti falle nel servizio.

"Ancora sperpero con Zingaretti, in perfetto stile da fiction televisiva - dichiarano i consiglieri Daniele Rinaldi,
Maurizio Politi e Guido Verdecchia - che usa centinaia di migliaia di euro della Provincia di Roma per una manciata di costosissime biciclette. Un'intollerabile ed inconsistente misura presa in un momento tragico per le famiglie italiane, che ha il sapore di uno svergognato e sfacciato spot elettorale a spese dei cittadini, camuffato da scelte ambientaliste". E ancora "denunciamo che è stato disatteso il progetto originale che prevedeva l’alimentazione delle colonnine di ricarica con fonti alternative: un'altra beffa ai danni dei cittadini romani che dovranno pagare di tasca loro la corrente elettrica (prodotta da centrali a carbone italiano) per ogni centimetro di pedalata".

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