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Marcia per il clima, 20 mila in piazza: sfila anche Laura Boldrini

La manifestazione in vista della Conferenza di Parigi. La presidente della Camera su Facebook: "Non è solo un incontro sull'ambiente ma un summit che può garantire la pace e la futura convivenza tra i popoli del pianeta"

Oltre 20 mila persone hanno sfilato ieri a Roma alla marcia per il clima organizzata in vista della Conferenza di Parigi. Ad aprire il corteo un grande striscione con la scritta: 'Cop 21, un vero accordo per cambiare' e tanti palloncini colorati. Alla manifestazione partita da Piazza Campo De' Fiori, anche la presidente della Camera Laura Boldrini. Accanto a lei l'ambasciatrice di Francia Catherine Colonna. 

La 'Marcia Globale per il clima', organizzata dalla Coalizione Italiana 'Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima' si è poi spostata per le strade del centro della Capitale fino ai Fori Imperiali. Varie le personalità pubbliche italiane che hanno deciso di partecipare all'iniziativa. Oltre ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste Legambiente, WWf e Geenpeace Italia, ci sono anche parlamentari di Sinistra italiana e, nella prima fila del corteo, pure il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo. 

BOLDRINI -  "Anche io, insieme a migliaia di persone, oggi ho partecipato a Roma alla bella e pacifica marcia globale per il clima organizzata da circa 150 associazioni. Qui, come in tante altre città italiane e internazionali, è scesa in piazza la 'generazione del clima': la prima a subire pesantemente gli effetti del cambiamento climatico e l'ultima che può fare qualcosa per fermarlo" ha scritto la presidente della Camera Laura Boldrini su Facebook. "L'occasione per riuscirci è il vertice di Parigi, che comincia oggi e al quale saranno presenti i delegati di 193 Paesi. Obiettivo: l'assunzione di impegni collettivi, equi e vincolanti, che ci permettano di contenere l'aumento del riscaldamento del pianeta entro due gradi. La COP21 non è solo un incontro sull'ambiente ma un summit che può garantire la pace e la futura convivenza tra i popoli del pianeta. Cambiamento climatico, infatti, non significa solo scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, inondazioni in alcune parte del pianeta e siccità estrema in altre. Significa anche, secondo la Banca mondiale, che se non si interviene subito, nel 2030 ci saranno 100 milioni di poveri in più e dunque più guerre e ulteriori ondate migratorie". 

GREENPEACE - "I leader riuniti a Parigi non possono ignorare centinaia di migliaia di persone scese in strada in tutto il mondo per dire basta a petrolio, carbone e gas e chiedere un futuro 100 per cento rinnovabile" afferma Luca Iacoboni, responsabile Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. "La società civile si è mobilitata per spingere i governi a siglare un accordo ambizioso e vincolante che metta fine all’era dei combustibili fossili. Vedremo se la politica finalmente ascolterà i cittadini o continuerà a fare gli interessi delle lobby dei combustibili fossili". Si legge in una nota dell'associazione: "Il successo della marcia per il clima di Roma, insieme a tutti gli altri eventi organizzati nel nostro Paese, dimostra che i cambiamenti climatici sono diventati un tema importante anche in Italia". E ancora: "Alluvioni, frane e altri disastri ambientali non sono altro che l’inevitabile conseguenza del clima che cambia, e i cittadini vogliono fermare questa follia. Basta trivelle, carbone e gas, vogliamo uno futuro sostenibile e pacifico, per tutti". 

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