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Municipio XIV, Ass. Errani: ecco la proposta per gli orti urbani

L'Assessore all'Ambiente Ivan Errani ha incontrato gli ortisti storici del Fosso delle Campanelle. Un'occasione per discutere della creazione di un osservatorio e di un piano quadro degli orti urbani municipali che regolarizzi la materia e sviluppi l'ecosostenibilità del progetto

"Un pomeriggio denso e costruttivo. Rivendicazioni sacrosante, qualche parola forte e moltissima sfiducia per un confronto aspro ma significativo". Ha commentato così l'Assessore all'Ambiente al Municipio XIV Ivan Errani l'incontro avuto negli scorsi giorni con gli ortisti storici del Fosso delle Campanelle. L'obiettivo è quello di perseguire la salvaguardia e la regolarizzazione dei vari appezzamenti agricoli che potrebbero così fare dell'area il più grande parco di orti urbani di Roma, se non di tutta Europa ed è proprio a questo ardito progetto che l'Assessore e gli organi preposti stanno lavorando. "La creazione di un osservatorio e di un piano quadro degli orti urbani municipali non risponde solo all'esigenza degli ortisti storici di mettersi in regola attraverso il rispetto di regole uguali per tutti, ma è anche l'occasione per ripensare lo spazio urbano e la socializzazione in sé", spiega Errani.

Ed è proprio questa "socializzazione" una delle parole chiave di questo progetto: "se mettiamo a sistema l'esperienza delle associazioni ambientaliste con la voglia di pensionati, lavoratori e ragazzi di cimentarsi con la nobile arte della coltivazione, in connessione con la progettualità dell'amministrazione municipale e comunale e la voglia di risparmiare qualche euro da parte di cittadini strozzati dalla crisi, forse riusciremo a rendere anche l'affidamento di un appezzamento di terra un modo per sentirsi parte attiva della collettività". Ma i buoni propositi devono anche tener conto di chi, in una situazione finora poco regolamentata, ha fatto anche i propri interessi approfittandosene: "per tanti ortisti in buona fede che hanno difeso grandi porzioni di territorio dalla speculazione edilizia, c'è anche chi ha inquinato, sfruttato e fatto propri metri quadrati sottratti alla collettività", continua l'Assessore. 

L'idea, quindi, è quella di studiare un modello che tenga conto delle altre esperienze già attive in Italia (come, ad esempio, alla Garbatella per Roma o in Emilia Romagna) ma che si adatti comunque alla conformazione territoriale, sociale e storica dei quartieri di questo territorio. "Vogliamo permettere a quante più persone possibile un accesso libero e regolato al tempo stesso alla terra e ai frutti che questa ci può regalare, per far sì che il verde non sia solo vissuto come un piacere ma anche come un modo per far "rendere" in maniera naturale ed ecosostenibile quelle porzioni abbandonate di territorio che rischiano di finire preda o della speculazione edilizia o di criminali ambientali che scaricano ogni tipo di rifiuto", conclude Errani che proprio agli ortisti del Fosso della Campanelle ha strappato la promessa di rivedersi presto in Municipio per discutere del piano quadro.  

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