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Smog, a Roma "un morto ogni tre giorni". Raggi: "Fondamentale invertire la rotta"

Presentati in Campidoglio i dati frutto della campagna "NO2, No Grazie" che ha censito il livello di biossido di azoto nella Capitale. Raggi: "Siamo la città con il maggiore tasso di auto per famiglia, siamo noi a determinare l'impatto sull'aria"

Quanto impatta l'aria che respiriamo sulla nostra salute? E' questa la domanda da cui, un anno fa, è partita la campagna NO2, No Grazie. Centocinquanta cittadini hanno posizionato delle centraline per rilevare il tasso di biossido di azoto. I dati sono stati poi raccolti, analizzati e venerdì 15 febbraio sono stati presentati in Campidoglio.

Le morti premature

Non c'è da stare allegri. L'aria che respiriamo, nella Capitale, produce 120 morti premature ogni anno. Questo nel caso si tenga come parametro di riferimento il  limite di legge fissato a 40 μg/m³. Se invece si considera la soglia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che indica la soglia di biossido d'azoto in  20μg/m, il numero dei morti sale a 2683. Tra l'altro, secondo i dati raccolti, la totalità dei cittadini romani è cronicamente esposto ad un livello di NO2 superiore dal valore fissato dall'OMS, soglia oltre la quale provoca effetti nocivi sull'organismo.

La richiesta: puntare sulla mobilità sostenibile

Cosa fare per ridurre le concentrazioni di biossido di azoto nell'aria? “Occorre dare nuovo impulso alla mobilità davvero sostenibile" anche perchè, spiega Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l'Aria che con Salvaiciclisti ha promosso il progetto NO2 No Grazie. "A fronte delle morti premature - il cui numero è di per sè impressionante - ci sono danni allo sviluppo dei bambini e malattie croniche che accompagnano per tutta la vita".  

Indice puntato contro i diesel 

"La tecnologia ha fallito" aggiunge Paolo De Luca, referente della campagna 'NO2, NO Grazie' per Salvaiciclisti-Roma "i diesel anche di ultima generazione continuano ad emettere in strada grandi quantità di biossido di azoto, e il risultato danneggia tutti, come dimostra lo studio scientifico presentato oggi. Purtroppo - riflette il ciclista - siamo diventati più esperti nello studiare i danni, che non nel prevenirli.

I romani e l'utilizzo delle auto

Alla conferenza stampa organizzata nella sala Pietro da Cortona, era presente anche la Sindaca Raggi. "Io non mi sento sconfitta, voglio prendere questi dati negativi come un'opportunità per cambiare" ha dichiarato la prima cittadina.  "Siamo secondi nel mondo dopo Bogotà con oltre 254 ore all'anno passate nel traffico, ma il traffico siamo noi e non qualcosa calato dall'alto". Recentemente anche il responsabile della relazione sulla mobilità che era stata commissionata al Politecnico di Torino, ha fatto notare l'incredibile pazienza degli automobilisti romani, più disposti di altri cittadini italiani a passare ore in coda. " Noi siamo la città italiana con il maggiore tasso di auto per famiglia, siamo noi a determinare l'impatto sull'ambiente - ha ricordato la Sindaca -  le ore di traffico e la qualità scarsa dell'aria, e quindi siamo sempre noi a poter cambiare queste condizioni".

Il servizio di trasporto pubblico da migliorare

L'ampio ricorso che i romani fanno del mezzo privato, è anche conseguenza di due fattori. L'estensione della Capitale, la seconda in Europa dopo Londra. Ed il servizio inadaguato che viene fornito dal mezzo pubblico.  Ma dal momento che, parafrasando la Sindaca, è  "fondamentale predisporre strategie per invertire la rotta", non basta puntare solo sulle limitazioni. Non è sufficiente impedire, come annunciato nella stessa conferenza stampa da Raggi, i diesel euro 3 dal 2019. Bisogna anche puntare sulla mobilità sostenibile.

Il piano urbano della mobilità sostenibile

"In questi due anni abbiamo realizzato più chilometri di ciclabili che negli ultimi 10 anni. Stiamo premendo per cambiare rotta - ha fatto notare l'assessora alla Mobilità Linda Meleo, durante la conferenza stampa -  All'interno del Pums stiamo lavorando molto sul ferro, abbiamo progettato tre nuovi tram, stiamo recuperando il tempo perduto anche su altri due tram che dovranno attraversare la città, stiamo lavorando sulla metro C. Cambiare Roma non é semplice ma ce la stiamo mettendo tutta". Ne vale della buona salute dei suoi cittadini.

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