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Il 28 aprile Giornata mondiale per le vittime dell'amianto

Scuole ed ospedali i numeri sull'amianto nel Lazio. Benvenuti, Pres. Ecoitaliasolidale: "Il Governo utilizzi il Recovery Fund per la salute dei cittadini"

Il 28 aprile è la Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto. I numeri sulle vittime di questo killer invisibile sono altissimi. Si stimano almeno 125 milioni di lavoratori esposti e 100mila i morti (stime OMS) di cui 6milan in Italia. Nonostante queste cifre altissime, l’amianto è ancora prodotto in Cina, Brasile, Kazakistan e Russia e ne vengono utilizzati più di due milioni. In Italia è bandito dal 1992. 

Ecoitaliasolidale

Ecoitaliasolidale è un movimento ecologista di cui Il Presidente Nazionale è Piergiorgio Benvenuti. Benvenuti ha dichiarato con una nota ufficiale che “è necessario passare ai fatti per impedire che la presenza di amianto nel nostro Paese produca ulteriori danni e vittime. Prima della lenta decrescita di mesoteliomi e patologie correlate all’amianto è previsto un picco fra il 2025 e il 2030”

I dati dell'amianto nel Lazio

Nel Lazio nel 2012  vi era una presenza  di amianto su  1.175 edifici pubblici. "Nel 2018 i dati in nostro possesso " - fa sapere il Presidente Benvenuti - "ci indicavano un dato allarmante nella Regione Lazio con oltre un milione le tonnellate di materiali che contengono le fibre da rimuovere. In un solo anno a Roma e nel Lazio si registrano circa 1.400 casi di mesotelioma, a cui vanno sommati migliaia di casi di patologia tumorali riconducibili all’esposizione all’amianto. In una Regione il Lazio dove si è usato l’amianto nel comparto dell’edilizia di più rispetto al resto del Paese e quindi di una pericolosità che andrà peggiorando per i prossimi anni, senza interventi adeguati”. Nella regione che ha picchi di amianto alti nell'edilizia, a dicembre 2020, la Giunta regionale ha approvato la delibera dell'attuazione del Piano di rimozione dell’amianto da edifici scolastici e strutture ospedaliere per l'anno 2021 in corso. La Regione impiegherà più di 19 milioni per rimuoverlo da scuole ed ospedali oltre 14 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 che saranno integrate con 5,5 milioni di euro per le opere edili connesse. Nella regione il Piano vedrà coinvolti 170 edifici scolastici di cui 149 Città metropolitana di Roma Capitale, uno nei Comuni di Alatri, Monte Romano, Morlupo, Roviano. A questi si sommano 12 edifici a Tivoli e 5 nel Comune di Fiumicino. Le strutture ospedaliere invece sono in totale 46: 7 Asl Rieti, 11 Viterbo, 25 nell’Asl RM1, 3 nell’Asl RM4. 

I numeri in Italia

In Italia i materiali contenenti ancora amianto sono 40 milioni di tonnellate per un totale di 58 milioni di mq di coperture in cemento-amianto. I siti interessati sarebbero 86.000 di cui 7.669 bonificati e 1.778 parzialmente bonificati. L’Osservatore Nazionale Amianto (O.N.A.) ha segnalato la presenza di amianto in almeno 2.400 scuole. Sarebbero interessati oltre 352.000 alunni, 50.000 fra docenti e non docenti, 1000 biblioteche ed edifici culturali, 250 ospedali. Anche la rete idrica nel mirino dell’ONA che ha rivelato la presenza di amianto in ben 300.000 km di tubature rispetto ai 500.000 totali. Nel 2020 i numeri, aggravati causa Covid, contano più di 7000 vittime.

“Le Regioni non rispettano il Piano Amianto”

“Non è possibile proseguire in questa maniera” - tuona Benvenuti in riferimento all’inadempimento di alcune regioni rispetto al Piano Amianto. Il Presidente di Ecoitaliasolidale fa riferimento alla Legge 257/92 art.10 del 1992 che riguarda l’approvazione, entro 180 giorni dalla sua pubblicazione, degli indirizzi per l'adozione del piano regionale di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. “Chiediamo alle Regioni di rispettare gli impegni e ai Comuni di liberare le scuole dall’amianto. Al Governo – continua Benvenuti – "chiediamo di utilizzare le risorse del Recovery Fund per avviare le bonifiche e garantire l’utilizzo del bonus fiscale del 110% per la rimozione dell'amianto dagli edifici privati”. Per il Presidente si tratta di “una proposta realizzabile perchè si possa per il futuro realmente sancire il primato della salute dei cittadini e della difesa dell’ambiente”.

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