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Santori: "Dove sono i 300 milioni di euro di Enel per l'eolico?"

Il consigliere comunale bacchetta Enel per gli accordi disattesi in materia di investimenti su energie rinnovabili presso la città portuale

Dove sono i 300 milioni che Enel doveva destinare all'eolico?

A chiederselo puntando il dito, come se quelli puntati fossero a oggi pochi, contro la centrale Enel di Civitavecchia, è il consigliere comunale Emiliano Santori.

"Ormai da più parti, si è appurato come i rapporti tra Enel e città necessitino di essere rifondati con estrema attenzione e cura. Va comunque registrato, come l'azienda elettrica non abbia fatto assolutamente nulla, in questi ultimi anni, per guadagnarsi un briciolo di simpatia dalla comunità locale. Certamente - prosegue Santori - la debolissima controparte politica che Enel si è trovata dinnanzi in questi ultimi cinque anni, può aver favorito una così pesante disattenzione nei confronti dei temi ambientali e degli impegni assunti con la comunità di Civitavecchia".

Un plauso dunque al sindaco Tidei che sta riportando "al centro del dibattito la tutela della salute pubblica e gli impegni assunti da Enel e puntualmente disattesi". Da qui la domanda: "Enel si era impegnata a finanziare investimenti per 300 milioni di euro nella città di Civitavecchia. Nessuno se lo ricorda più. Trecento milioni di euro! - sottolinea chiedendosi - Sapete quanti ne ha investiti a favore di Civitavecchia? Nemmeno uno!".

E il consigliere comunale precisa che quei soldi "non riguardano solo l'eventuale realizzazione di impianti tradizionali, fortemente impattanti per questioni acustiche ed estetiche, ma anche la progettazione e realizzazione di impianti sperimentali privi di queste controindicazioni per le dimensioni enormemente ridotte. Ironia della sorte - prosegue Santori - a Civitavecchia la tecnologia eolica conosce delle esperienze all'avanguardia europea (programma Xeolo). Enel quando il Comune ha chiesto di sostenere almeno le ricerche (con una apposita delibera) ha fatto finta di non aver ricevuto la delibera ... anche quando il Comune, nel luglio scorso, ha indicato le aree dove poter fare l'investimento a favore della città. Così non va bene. Xeolo intanto è stato parzialmente acquisito da un gruppo francese e se ne andrà da Civitavecchia. I finanziamenti di Enel sono spesi in un programma presso le diverse università italiane. Insomma dovunque tranne a Civitavecchia dove ci si era impegnati (con un'apposita convenzione) a farlo".

E conclude: "Insomma a Civitavecchia il carbone, e i finanziamenti per l'eolico promessi a Civitavecchia come indennizzo, vanno ovunque, per il bene e la felicità dei più disparati paesi tranne che a Civitavecchia. Così non va più bene ... per niente".

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