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Discarica Monte Carnevale, nell’ex cava ha nidificato la civetta: “E’ un habitat da preservare”

Nel sito scelto per realizzare la discarica di Roma è stata segnalata la presenza del rapace. De Lorenzis (LIPU): “E’ una specie tutelata. Abbiamo già allertato Forze dell’Ordine e Campidoglio”

C’è una civetta nell’ex cava di Monte Carnevale. Un esemplare di Athena Noctua è stato avvistato all’interno del sito dove, Roma Capitale, ha deciso di realizzare la nuova discarica di Roma.

La civetta nel nido

“Già sapevo della sua presenza, perché più volte ho avvertito il suo canto. L’avevo anche fotografata, nel giugno del 2019. Ma lunedì 2 marzo sono riuscita ad immortalarla con un nuovo scatto – ha spiegato Emanuela D’Antoni, del Comitato Valle Galeria Libera – ho immediatamente segnalato la sua presenza alla Polizia Locale che era andata ad effettuare un sopralluogo nell’ex cava”. 

La preoccupazione

Da giorni i cittadini osservano preoccupati il sito. Al suo interno sono state notate delle escavatrici. “Sull’area risultano pendenti numerosi ricorsi al Tar ed al Presidente della Repubblica per il mancato ripristino ambientale” ha ricordato l’ex assessore municipale all’ambiente Giacomo Giujusa. Però  i cittadini “documentano la realizzazione di recinzione, l’abbancamento di materiali inerti e la movimentazione di terre”. Chi è contrario alla realizzazione della discarica, quindi, ora fa il tifo per la civetta.

La distruzione dell'habitat

“Abbiamo scritto al presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale, alla Forestale ed al Comando di Polizia Locale per avvertire che, da oggi, inizieremo il monitoraggio quotidiano dell’area – ha dichiarato Alessia De Lorenzis, responsabile dell’Oasi LIPU di Castel di Guido – nella zona sono censite 151 specie di uccelli, tra queste anche la Civetta ed i Gruccioni due specie protette. In questo momento poi la civetta è in fase riproduttiva e poichè c’è poi un nido attivo, l’area va assolutamente preservata – ha sottolineato l’attivista della LIPU – tra l’altro, la distruzione di un habitat, è quanto di più deleterio si possa immaginare per l’ambiente. Una volta compromesso un sito, poi non c’è più la possibilità di rigenerarlo”.

Volatili protetti dall'Unione Europea

La presenza della civetta, alimenta dunque le aspettative di quanti, da tempo, sottolineano le preziose peculiarità ambientali del sito di Monte Carnevale. Un’area che si trova a circa 200 metri dalla Riserva Statale del Litorale Romano e dal sito di interesse comunitario di Macchia Grande. “Di notte qui si sentono allocchi, gufi e barbagianni. Uno è volato davanti al parabrezza della mia auto. E’ stato emozionante. Io li fotografo ed ogni volta che ne immortalo uno – ha ricordato Emanuela D’Antoni – aggiorno la mia lista di volatili. Tra l’altro ce ne sono 23 per cui l’Unione Europea, con un’apposita direttiva, fissa livelli di massima protezione”. D’altronde i residenti lo segnalano da anni. Ora, grazie alla civetta, la loro voce ha acquistato una nuova forza.

La civetta nella cava di Monte Carnevale/ Foto di E. D'Antoni

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