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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“I cinghiali hanno capito che nei rifiuti è facile trovare cibo”

L'autore di Wild Italy, Francesco Petretti, ha spiegato anche come fare per riportare i cinghiali fuori dalla città

Francesco Petretti, biologo e docente universitario, è il presidente del Bioparco di Roma. A lui, autore per la Rai di sei stagioni di “Wild Italy”, abbiamo chiesto le ragioni relative alla presenza di tanti ungulati nella Capitale. 

Petretti, negli ultimi anni, registriamo una crescente presenza di cinghiali nel contesto urbano. Perchè arrivano in città?

E’ aumentata la pressione demografica nella zona periurbana e questo, di conseguenza, spinge gli animali a cercare spazi e risorse. Poi c’è un fatto che possiamo definire di tipo culturale. Questi animali si passano voce quando scoprono qualche cosa. Avviene nelle specie più evolute, e tra queste certamente i cinghiali, che tramandano alle successive generazioni le informazioni acquisite.

E qual è l'informazione che si trasmettono?

Una parte importante delle informazioni gli animali le apprendono dall’esperienza. Ed è questo il caso. I cinghiali hanno capito che in città si può trovare facilmente del cibo, attraverso i rifiuti. E’ una forma di apprendimento che non è correlata al loro patrimonio genetico, perché è frutto di quello che gli è successo, di ciò che hanno trovato. E lo tramandano.
 
Ma c’è la possibilità di tornare indietro, oppure ormai è un processo irreversibile?

Bisogna lavorare sullo stesso fronte. Hanno acquisito interesse per quello che gli lascia l’uomo. Ed allora se gli facciamo venire meno questo interesse, non lasciando a loro disposizione il cibo, perderanno la motivazione a spingersi in città. Dopotutto per un animale è un ambiente insolito quello urbano, in mezzo alle automobili, sull’asfalto ed il frastuono. E’ estraneo al loro mondo ed è una forzatura.
 
Quindi togliendo i rifiuti dalle strade si torna indietro?

Sì ma bisogna essere precisi e costanti nel tempo. Deve essere un impegno assiduo quello di non lasciare i rifiuti alla loro portata. In questo modo possiamo convincerli a tornare nel loro ambiente.

La facilità di accesso alle risorse alimentari spiega la presenza anche degli altri animali selvatici in città?
 
Sicuramente riguarda il gabbiano, la cornacchia ed un po’ anche le volpi, che sono diventate commensali dell’uomo. C’è anche un’altra cosa che dobbiamo proprio imparare a non fare più: dar loro da mangiare. Gli uomini spesso ritengono che gli animali soffrano la fame e quindi gli forniscono del cibo. Ma purtroppo non c’è niente di più sbagliato perchè, a lungo andare, non riusciranno più a distinguere una busta degli avanzi con quello che, naturalmente, potrebbero invece procacciarsi. Anche se la nostra generosità ci spinge a nutrirli, è quindi meglio evitare. Meglio per loro.


 

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