Castelporziano, la Tenuta mette all'asta i cinghiali: saranno venduti vivi
Negli scorsi anni gli ungulati catturati nella riserva naturale statale hanno superato gli 800 capi
Sono divisi per classi d’ età i cinghiali che la Tenuta di Castelporziano ha deciso di mettere all’asta. E saranno venduti, agli allevatori interessati, ancora vivi.
Catturati 852 cinghiali l'anno
Il numero dei cinghiali che saranno ceduti dipenderà dalle catture che partiranno il 1 agosto. A titolo meramente indicativo, è stato specificato nell’avviso pubblico, “il numero medio delle ultime sei stagioni” è stato di “852 capi all’anno”. Una quantità considerevole quindi, che è alla base della scelta, del Segretariato generale della presidenza della Repubblica, di disporre un’asta pubblica.
Il contenimento della fauna selvatica
La vendita degli ungulati, catturati nella riserva naturale statale, rientra nell’ambito delle operazioni di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale. Un intervento che potrebbe avere conseguenze anche sul numero di cinghiali che, da qualche anno, vengono avvistati nelle aree urbanizzate che situate a poca distanza dalla Tenuta, come ad esempio Tor de’ Cenci e Spinaceto nel Municipio IX.
Il costo
I cinghiali vengono venduti, vivi, ad un prezzo che a base d’asta è così ripartito: 110 euro per gli adulti, indifferentemente dal sesso; 8 euro per i piccoli “striati” nati nel 2021 e già svezzati. E 60 euro per i cosiddetti “rossi” vale a dire gli individui subadulti che sono nati nel corso del 2020. Prezzi da intendersi sempre iva esclusa.
Chi può partecipare
Per partecipare all’asta bisogna essere operatori economici iscritti nella Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica suina come “Allevamento”. Altro requisito è quello di disporre di uno o più mezzi idonei al trasporto di cinghiali, con una capienza complessiva minima di 20 capi. Possono partecipare anche raggruppamenti temporanei. Le offerte vanno presentate entro le ore 11 dell’8 luglio 2021.