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Green San Paolo / Viale Giustiniano Imperatore

La giunta Raggi abbatte alberi, dal Campidoglio zero trasparenza. Insorge Italia Nostra

Italia Nostra interviene sul massiccio taglio degli alberi romani

Dal centro alla periferia, passando per le ville storiche. Sono tante le strade capitoline che, nelle ultime settimane, hanno dovuto fare a meno dei loro alberi. Dalla vicenda delle 48 robinie di San Paolo, alle 60 acacie tagliate a villaggio Breda, agli alberi tagliati in viale Carso e Piazza Bainsizza, gli abbattimenti in città sembrano procedere senza sosta.

La denuncia

"In molti quartieri di Roma, sulle vie consolari (via Nomentana), nel quartiere Prati-Delle Vittorie e anche nelle ville storiche (Villa Borghese) l'Assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari, sta procedendo in silenzio con demolizioni massicce che stanno provocando l'ira e la rivolta dei cittadini e delle Associazioni - scrive in una nota Italia Nostra -  l'ultimo caso è in viale Carso con l'abbattimento dei pioppi cipressini".

Un tema divisivo

Il taglio degli alberi  rappresenta comunque un tema divisivo. In alcuni quartieri, la carente manutenzione, ha reso pericolose le alberature. E' il caso ad esempio di Mostacciano dove, a fronte dei tanti danni causati dai pini, sono gli stessi cittadini a chiederne l'abbattimento.  Spesso tuttavia gli alberi vengono difesi dai residenti. "Sono un patrimonio dei cittadini che con le loro tasse li hanno mantenuti e sempre con le loro tasse ne pagano ora gli abbattimenti" ricorda Italia Nostra che, anche per questo motivo, sostiene che i cittadini debbano essere "preventivamente informati sulla sorte del loro patrimonio arboreo". Ad oggi invece le informazioni scarseggiano.

Iter farraginosi

L'iter amministrativo per ottenere queste informazioni porta a risultati tutt'altro che immediati. Così succede che, per ottenere le agognate risposte, possano trascorrere dei mesi. Senzazione confermata anche da Guglielmo Calcerano portavoce romano dei Verdi. "Il 24 gennaio ho presentato una richiesta di accesso agli atti per avere la possibilità di consulatre le perizie boatniche sugli alberi tagliati in via della Villa di Lucina". L'istanza è stata depositata. "Una volta ottenuto il numero di protocollo ci vogliono altri trenta giorni" spiega Calcerano. Un risultato che, ex post, può anche essere accettabile. Tanto più che gli alberi ormai sono stati tagliati.

Nessuna informazione

Il problema vero si ha quando i cittadini chiedono di conoscere preventivamente informazioni sugli alberi da abbattere. E' quanto sta accadendo in queste ore in viale Giustiniano Imperatore. Nella strada di San Paolo i residenti stanno assistendo inermi a radicali capitozzature e numerosi abbattimenti. Sul taglio di platani e tigli, non si hanno notizie. Le informazioni restano racchiuse nelle stanze dell'amministrazione che, in quel caso, è anche commissariata.

La richiesta di trasparenza

"Gli abbattimenti - chiede Italia Nostra - sono supportati da schede tecniche di esperti botanici o consulenti attendibili come i Carabinieri Forestali? Nessuna trasparenza nè comunicazione nè alcuna partecipazione dei cittadini, veri ed unici proprietari del verde storico e storicizzato, sono state ritenute indispensabili dall'assessore Montanari". Le informazioni restano tutte interne all'amministrazione che dispone il futuro degli alberi romani, secondo quanto segnalato da Italia Nostra, in splendida solitudine. Per questo "a fronte di una massiccia campagna di demolizione" l'associazione fondata da Antonio Cederna chiede "la massima trasparenza e la legittima partecipazione di cittadini, associazioni e comitati" anche attraverso l'apertura di un tavolo di concertazione". Possibilmente prima che sia troppo tardi.

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