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Luiss, inaugurato l'anno accademico 2019/2020

Inaugurato il nuovo anno accademico della Luiss Guido Carli con Lectio Magistrali del filosofo Appiah e gli interventi del Presidente Boccia, del Direttore Lo Storto e del Rettore Prencipe

Si è aperto ufficialmente oggi, venerdì 22 novembre, l’anno accademico 2019/2020 della Luiss, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli. Nell’Aula Magna “Mario Arcelli”, gremita di studenti e arricchita dalla presenza di rappresentanti di istituzioni e imprese, hanno preso parte alla Cerimonia i Vertici dell’Ateneo: il Presidente Vincenzo Boccia, la Vice Presidente Paola Severino, il Rettore Andrea Prencipe, il Direttore Generale Giovanni Lo Storto, il Rappresentante degli studenti Alessio Tessitore, la Professoressa Marta Simoncini e il Professore della New York University, Kwame Anthony Appiah che è intervenuto con una Lectio magistralis sul tema dell’identità in un mondo cosmopolita.

Ad aprire i lavori il Direttore Generale della Luiss Giovanni Lo Storto che, dopo aver dato il benvenuto a tutti i presenti in sala, ha ricordato il percorso dell’Ateneo fin dalla sua fondazione: “Nel 1977, l’Università aveva 695 iscritti, 63 docenti e 50 dipendenti amministrativi. Nel 2019,conta 9.244 studenti con un incremento del 37% di studenti stranieri negli ultimi tre anni, 122 professori di ruolo e 1.170 docenti a contratto” ha sottolineato il Direttore Lo Storto, che ha aggiunto: “Formare ciascuno studente nella sua interezza, perché affronti con consapevolezza il futuro comune è il nostro obiettivo. Lo facciamo con percorsi formativi di grande qualità e anche con 29 progetti di volontariato, 73 percorsi focalizzati su Etica, Responsabilità e Sostenibilità. L’Ateneo vuole far progredire la conoscenza, stimolare l'innovazione, creare comunità sostenibili, formando una generazione di leader a visione aperta, internazionale e inclusiva.”

Foto gruppo 1

A seguire, ha preso la parola il Rappresentante degli Studenti nel CdA Luiss Alessio Tessitore: “Lo sviluppo dell’Ateneo a cui abbiamo assistito in questi anni è stato esponenziale e costituisce un motivo di orgoglio per noi studenti, che non dobbiamo smettere di migliorare e puntare sempre più in alto. Questa giornata deve costituire un ulteriore incentivo in questa direzione per noi giovani che ci prepariamo al futuro attraverso il percorso universitario”.

Sono più di 300 le università partner di Luiss in 58 Paesi, 45 gli accordi di Double Degrees e le Partnership strutturate, oltre 2000 gli studenti all’anno con esperienze di studio all’estero,e più di 70 i visiting professors provenienti dalle più importanti realtà accademiche del mondo. “Questa la Luiss del prossimo anno accademico: una comunità fondata su una identità cosmopolita e concreta, in cui le singole culture si incontrano senza uniformarsi, come visione di cui è portavoce il filosofo, nostro ospite oggi, Kwame Appiah” ha dichiarato il Rettore Andrea Prencipe. “L’Università engaged che proponiamo agisce secondo un modello di università che coinvolge attivamente imprese, PA, e istituzioni nei programmi di ricerca e di didattica con l’obiettivo di co- modellare il futuro e abiliti gli studenti a fabbricare la loro personale bussola del futuro, per non subire passivamente il cambiamento – soprattutto tecnologico – ma impugnarlo per nuove, feconde, iniziative.”

Con questo intervento, il Rettore ha aperto ufficialmente l’Anno Accademico 2019/2020 e salutato la prolusione di Marta Simoncini, docente di diritto amministrativo, che si è rivolta agli studenti sottolineando la necessità di ripensare il mondo e le sue sfide, politiche, economiche, ambientali, sociali di domani, in un’ottica globale.

“Il riconoscimento e la celebrazione del fatto che i nostri concittadini globali, nei posti in cui vivono, con i loro differenti linguaggi, culture e tradizioni, non meritano la nostra preoccupazione morale ma il nostro interesse e la nostra curiosità” ha chiosato il filosofo Kwame Anthony Appiah, nella sua Lectio magistralis incentrata sul tema della cittadinanza globale: “Le interazioni con gli sconosciuti, proprio perché tali, possono aprirci a nuove strade, noi come loro. L’impulso cosmopolita che disegna la nostra comune umanità non è più un lusso: è diventato necessità.”

Foto Prof. Kwame Anthony Appiah da podio

Il Presidente Luiss Vincenzo Boccia nelle sue conclusioni ha dichiarato: “Essere comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri, che oggi ancor di più devono essere rivolti all’inclusione e all’apertura, come ci ha ricordato il professor Appiah nella sua Lectio, perché è l’etica la cornice e il fine del nostro operato. Da questo punto di vista la Luiss, come università di Confindustria, si trova in uno snodo vitale per l’intera società, per la formazione dei nostri giovani e il futuro del nostro Paese".

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