Il Colle del Celio: tra boschi e acquedotti
Il Celio, anticamente ricoperto interamente di querce e per questo chiamato Mons Querquetulanus (monte delle querce), fu l'ultimo dei sette colli ad essere inserito nella cerchia muraria di epoca repubblicana. Il celebre incendio del 64 d.C. distrusse il tessuto urbano della zona, che venne in gran parte privatizzata da Nerone. Durante il periodo dei Flavi ai piedi del colle sorse il Colosseo e l'area si infittì di sfarzose costruzioni signorili. Le ricche dimore del Celio però, subirono immensi danni a seguito del saccheggio dei Goti di Alarico (410) e i terreni devastati vennero acquistati dalla chiesa che vi edificò chiese e conventi, come San Gregorio e Santa Maria in Domnica. Solo a partire dal XVI secolo la zona conobbe una ripresa edilizia fatta di ville nobiliari come quella della famiglia Mattei, oggi Villa Celimontana.
Appuntamento ore 10:00 di fronte alla chiesa di San Gregorio in Piazza di San Gregorio, 1 (termine Santo Stefano Rotondo)
Durata della visita 1 ora a 30 minuti circa.
La prenotazione è obbligatoria e si può effettuare telefonicamente ai numeri 320 2522334 - 320 2522962 oppure inviando un'e-mail all'indirizzo segreteria@scopriroma.eu, indicando il proprio nome, il numero di partecipanti e un recapito telefonico.
Le prenotazioni si chiudono sabato 01/02 alle ore 20:00.
La visita si svolgerà con un numero minimo di 5 partecipanti.