Temporaneo Tempobeat: il teatro che danza all'India
La leggerezza del gesto, la fluidità dei movimenti, la precisione delle coreografie di Ariella Vidach si uniscono al flusso tecnologico dei media interattivi del videoartista Claudio Prati e prendono vita sul palcoscenico del Teatro India con lo spettacolo Temporaneo Tempobeat, venerdì 14 e sabato 15 luglio (ore 21), nell’ambito della rassegna IL TEATRO CHE DANZA. Ultimo appuntamento della vetrina dedicata alla danza contemporanea che ritorna a settembre al Teatro India con due proposte: Euforia di Silvia Rampelli, coreografa di Habillé d’eau (19 settembre), e Thanks for Hurting Me, nuova creazione in prima nazionale di Enzo Cosimi (26 e 27 settembre).
Temporaneo Tempobeat: movimento e suono
Temporaneo Tempobeat è una performance mobile, lieve e transitoria, per cinque danzatori, che focalizza la ricerca sul rapporto tra movimento e suono. Il lavoro indaga la vocalità come estensione dell’azione esplorando il gesto nella sua sintesi, asciugato, incisivo e drastico. Uno spettacolo che coniuga danza contemporanea, tecnologia wireless portatile e il beat boxing, una tecnica che consiste nel riprodurre i suoni di una batteria e di altri strumenti attraverso l’utilizzo della bocca e della voce.
La coreografia, realizzata in collaborazione con i danzatori, crea un tessuto coreografico contrappuntato da fonemi e beat vocali che raccolgono in un unico corpo tutti gli elementi performativi. Lo spettacolo diventa un vero happening coinvolgente ed empatico che consente uno scambio continuo di ruoli tra gli interpreti, abbinando in una forma innovativa skills vocali e di movimento. La danza si fonde e si confonde con la tecnologia, la modernità, i suoni della società contemporanea, per dar vita ad un’esperienza condivisa, una pratica in cui i danzatori sono anche autori. La performance assume il carattere di un evento collettivo basato su azioni ed elaborazioni vocali che generano un ambiente sonoro estemporaneo.