Un'ora tutta per me al Teatro Greco
Un'ora tutta per me è un grido d'amore verso la vita, un sorriso sfrontato schiantato addosso alla disperazione. E' un assolo per danza e parole: un'esperimento legato fortemente a una componente coreografica che arricchisce la propria espressività attraverso l'excursus quotidiano di una donna che sente la necessità di raccontare con anima e corpo di se. Tutto questo in un'ora: in quell'ora al giorno in cui può ritornare se stessa e respirare la propria essenza, l'anima prende corpo attraverso le parole ...
La danza, le parole e il loro ritmo, significato e significante, restituiscono l'anima a quel corpo troppo abusato. Ha gli occhi vivi che ti guardano negli occhi, un cuore semplice che ti tocca dentro, una lingua dolce che ti accarezza le orecchie e un corpo stanco ma giovane, con la forza di reagire.
Nel 1975 Pier Paolo Pasolini descrisse quel preciso momento che ha fatto da spartiacque per la storia, la cultura, il costume, la sensibilità e l'intelligenza del nostro Paese e non solo: questo momento coincide con la scomparsa delle lucciole. Diversi anni dopo Georges Didi-Hubermann gli risponde: le lucciole non sono sparite, siamo noi che non siamo più capaci di scorgerle.
Le lucciole sono dei magnifici insetti. Le lucciole sono bagliori di umanità. Che siano scomparse o che non siamo in grado di scorgerle, c'è un gran bisogno della loro luce.
Un'ora tutta per me
1° capitolo de " Drama in corpore"_una trilogia
coreografie di e con
Simona Argentieri
regia e drammaturgia
Giuseppe Provinzano
Luci e suono
Gabriele Gugliara
Oggetti di scena
Treppuntini lab
Organizzazione
Agnese Gugliara
Una produzione
Babel crew
col sostegno di
Esperienze in variazione 2014
Cultura Tango
SINOSSI
Annalisa ogni mattina si sveglia, prepara la colazione per tutti e va a lavorare.
Giulietta ha tanti amici e tante amiche, guadagna bene ma non è felice.
Irina non ha la forza per tirarsi fuori da una vita che non ha desiderato.
Maddalena ha un cuore grande, tanti sogni e gli occhi belli.
Annalisa, Giulietta, Irina e Maddalena sono quattro donne. Annalisa, Giulietta, Irina e Maddalena fanno le prostitute.
Non importa poi cosa facciano. Importa cosa e chi sono e cosa vorrebbero essere. Libere.
Dalle costrizioni e dalle restrizioni,dai cliché e dai pregiudizi, dal conformismo e dal finto moralismo. Dalla violenza, quella fisica e quella mentale.
Libere di essere donne.
Annalisa, Giulietta, Irina e Maddalena hanno il loro nome ma potrebbero averne un altro.
Annalisa, Giulietta, Irina e Maddalena hanno il loro lavoro ma potrebbero averne un altro.
Annalisa, Giulietta, Irina e Maddalena sono quattro donne ma potrebbero essere tutte le donne.