Gioele Dix va in scena con "Dove non c'è più luce"
Addormentatosi sulla scena del suo spettacolo, un comico si sveglia di soprassalto nel bel mezzo di un movimentato incubo e si ritrova catapultato in uno strano luogo, a cavallo fra immaginazione e realtà. Lo accoglie un etereo angelo custode con il compito di guidarlo nel transito fra vita terrena e aldilà. Convinto di essere immerso in un sogno soltanto un po´ più stravagante del solito, il protagonista scopre che in quel curioso sito fra le nuvole è custodita la “memoria esterna” della sua esistenza. Come temeva (ma almeno in parte si augurava) tutto è stato archiviato e tutto ha un peso: le azioni, i pensieri, persino le intenzioni.
Fra comiche sospensioni e attese senza inquietudine, l´attore fa un bilancio delle sue imprese, racconta i suoi punti deboli e interroga l´angelo sulla sorte che lo attende. Ma quando sarà finalmente pronto per affrontare serenamente il proprio destino, un incidente dagli inattesi risvolti cambierà a sorpresa i suoi piani. Gioele Dix torna alla scrittura teatrale con un testo che parla di realtà e di sogni, di responsabilità e disimpegno, di emozioni del passato e di progetti per il futuro. “Nascosto dove c´è più luce” è uno spettacolo in cui il flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista si trasforma a vista nel copione di una commedia.
Un diario di annotazioni e memorie, in bilico fra verità romanzate e bugie più che plausibili. Cronache esilaranti e amare, in perenne altalena fra riso e pianto, fra minuzie e massimi sistemi. La scena concretamente astratta di Francesca Pedrotti, le musiche e i suoni “celestiali” di Savino Cesario e l´elegante disegno luci di Carlo Signorini contribuiscono al nuovo progetto teatrale di Gioele Dix, nato dalla convinzione che l´illusione comica possa essere ancora, senza vergogna, l´ospitale casa di appuntamenti fra spirito e materia. In scena con Gioele Dix, nel ruolo dell´impertinente e gioioso angelo custode, Cecilia Delle Fratte, giovanissima attrice al suo debutto.
“Chiede a un bugiardo se dice bugie e che risposta si aspetta?” “Per certi genitori i figli dovrebbero portare al collo un cartello con su scritto: scusate per il disagio.” “È il frastuono dell´esistenza a generare sempre le battute migliori.” “Alle intenzioni qui non si fa un vero e proprio processo, però hanno un certo peso.” “Ho capito tutto, ecco perché ora sta nascosto dove c´è più luce.” “Sono sicuro che l´inferno, se esiste, dura al massimo dodici anni.”