"Corpo Estraneo" al Teatro Manhattan
Con questo spettacolo L'associazione Culutarale Artikoine vuole parlare di una violenza invisibile. Non ci sono tagli, lividi o ferite, ma il desiderio di sopprimere la vera natura di donna, la sua femminilità, la possibilità di essere se stessa. Tutto questo bestialmente nascosto dall'etichetta dell'amore. Questa fotografia ritrae non soltanto fino a dove può arrivare il desiderio di possesso di un uomo verso la sua donna, ma soprattutto quanto questa donna sia disposta ad annullarsi pur di proteggere il miraggio di un lieto fine. Fino al momento in cui realizza di aver custodito tutto tranne se stessa, e permette alla sua umanità di riemergere e al suo istinto di sopravvivenza di combattere.
Un filo sottile di fumo.
In questa storia, sembra sia il solo confine tra vittima e carnefice.
Schegge di donna, ognuna rinchiusa in un suo spazio che diventa angosciosamente sempre più piccolo.
E' solo il sacrificio di una buona moglie...
Il gioco malsano con la prospettiva mostra in primo piano la felicità violenta, cattiva ed ipocrita e, sullo sfondo, unico punto di fuga, il dolore che è vero, vivo, vibrante di libertà, ma soffocato da un rumore maschio, protagonista, che con rabbia e prepotenza vuole fermare, schiacciare, zittire.
Fino a che punto si può resistere prima di combattere?
Quanta forza ci vuole per soffiare via il fumo e vedere la verità?
Sito Web:https://artikoine.altervista.org/
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