Street art for Righs, Biennale MArteLive sezione Arti Visive
Tra i progetti speciali della Biennale MArtelive torna Street Art for Rights, con una importante novità: questa volta le opere verranno realizzate presso la storica Casa Internazionale delle Donne di Roma, situata nel complesso monumentale già denominato “Buon Pastore” (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile), un organismo autonomo preposto a valorizzare la politica delle donne e offrire servizi e consulenze, anche grazie alle decine di associazioni e delle donne che lo abitano. MArtelive intende sostenere e preservare un luogo così prezioso e necessario, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti che ne minacciano la chiusura.
Anche quest'anno le opere verranno realizzate con la curatela di Oriana Rizzuto, in collaborazione con Antonella Sciarra del collettivo femminile Alinea, che si occupa di eventi artistici, culturali e sociali, tra cui Strega OFF, Nimbus, Villaggio Aperto. Alinea ha invitato due talentuose artiste: Chiara Anaclìo e Barbara Oizmud.
Altre due artiste vengono direttamente dalle Scuderie MArteLive, finalisti e vincitrici del concorso nella sezione Street Art, valutate da un'attenta ed esperta giuria di qualità che le ha selezionate proprio per la realizzazione delle opere.
L'opera di Anaclìo tratterà il tema del diritto al gioco, stabilito anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, estendendolo metaforicamente anche alle donne adulte, quasi come un auspicio di libertà e leggerezza. Quella di Barbara Oizmud invece, di stampo mitologico, rappresenta una composizione di figure simboliche che si fanno portavoce di un sentimento di resistenza, guerra giusta, parità di genere.
L'opera di Chiara Anaclìo presenta 2 bozzetti perché verranno integrati uno nell'altro, in quanto verrà rappresentata con posterart la donna sull'altalena di Fragonard (schizzo 1) con un fondale paesaggistico astratto simile allo schizzo 2. L'opera di Giusy Guerriero, finalista e più volte vincitrice del concorso MArtelive, si concentrerà sul tema del diritto allo studio, all'istruzione, alla lettura, ed in particolare, facendo un cenno alle favole tradizionali, al diritto alla fantasia, ai sogni e alla creatività di tutte le bambine e bambini.
OPERA Chiara Anaclìo - Chiara Anaclìo tratterà il tema del diritto al gioco, stabilito anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia approvata nel 1989. È un diritto che dovrebbe essere proprio di ogni bambino, soprattutto di quelli nati in luoghi difficili o in territori bellici. Metaforicamente l'artista estende questo diritto anche alle donne adulte, quasi come un auspicio: quello di non perdere mai la capacità di rendersi leggere, libere, capaci di giocare ( e mettersi in gioco).
L'opera di Chiara Anaclio sarà costituita dal dipinto murale di un paesaggio astratto e fantasioso sul quale verrà applicata (poster art) la donna sull'altalena di Fragonard, che risulterà immersa nel paesaggio dipinto.
OPERA DI BARBARA OIZMUD - L'opera rappresenta un abbraccio collettivo composto da tre figure principali -Minerva,Lilith e il Minotauro- e altre di supporto,di cui si riconoscono principalmente le braccia. Minerva portavoce del ragionamento, della resistenza, della guerra giusta è accanto a Lilith,da sempre simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile. Quest’ultima indossa una maschera a forma di Minotauro per due motivi: è importante nel processo di parità di genere anche la rielaborazione e la partecipazione del ruolo maschile; il Minotauro rappresentato prende spunto dalla visione romantica che lo racconta come esemplare di diversità, come il mostro che non compreso e quindi rifiutato dalla massa. I corpi delle 3 figure sono composti anche da palazzi (omaggio alla Casa delle Donne in quanto struttura accogliente), tutti gli elementi del disegno si sostengono vicendevolmente.