Rule of three in scena al Teatro Vascello
Già a Romaeuropa nel 2015 con ODE TO THE ATTEMPT (a solo for meself) e nel 2016 con THE DOG DAYS ARE OVER, Jan Martens torna al Festival con la sua nuova creazione RULE OF THREE. Se con la sua fulminante carriera, il coreografo belga aveva già dimostrato di non amare particolarmente percorsi lineari o rigidamente incasellati all’interno dei generi artistici, RULE OF THREE conferma questa vocazione all’indisciplina. «Di tutti i miei lavori questo è quello che vi farà venire più voglia di ballare» afferma lo stesso Martens. Lo spettacolo, infatti, nasce dalla collaborazione con il produttore e batterista americano Michael Kuhn aka NAH le cui composizioni spaziano dal punk al noise più estremo per arrivare all’avant-jazz e all’hip hop. Suonata dal vivo, la musica diviene il motore di una pièce basata sul contrasto tra astrazione e narrazione, tra stasi ed esplosione, cuore e ragione. A metà tra uno spettacolo di danza, un concerto e una collezione di storie brevi, RULE OF THREE chiede allo spettatore d’indagare la scena come fosse una pagina Facebook sulla quale si alternano post allegri e storie di depressione, videoclip di gattini e terribili news. Sullo sfondo, le vibrazioni di un nightclub hardcore.